Lavoro di sintesi di maggioranza e opposizione, alla fine passa all’unanimità il documento che impegna il sindaco a proseguire nella battaglia, ma cercando una collaborazione più forte con gli altri primi cittadini
Resta uno dei temi caldi del momento, quello del futuro della sanità in Valdarno. Tanto che il Consiglio comunale di Montevarchi è tornato a esprimesi di nuovo in merito, approvando all'unanimità un documento che è frutto del lavoro di sintesi di maggioranza e opposizione: l'obiettivo è di supportare il sindaco Chiassai nella sua battaglia, ma cercando di raccordarsi con gli altri sindaci del Valdarno, cercando una strada comune anche con quelli del Valdarno fiorentino.
Il quadro in cui muoversi è complesso, ma lo stesso sindaco Silvia Chiassai ha ribadito nel corso della seduta che non intende fermarsi. "Ho depositato due proposte di emendamento alla Legge regionale toscana sulla riforma delle zone distretto – ha ricordato – purtroppo sono stata l'unica a sottoscriverla, gli altri sindaci della Conferenza hanno deciso di non appoggiare queste istanze". Il sindaco ha ricordato quali sono le strade che intende percorrere per ottenere il risultato sperato, quello di certificare la Gruccia come ospedale di primo livello: da una parte, chiedere alla Regione di permettere a comuni di due Asl diverse di costituire comunque delle zone distretto uniche; dall'altra, ottenere una deroga in considerazione di criteri come il numero di utenti che affluiscono all'ospedale del Valdarno.
"Con grande rammarico, però, i colleghi non hanno voluto aderire", ha ribadito Chiassai. È proprio su questo tasto che il documento passato all'unanimità cerca di ribattere. Nel dispositivo, tra l'altro, si impegna infatti il sindaco a perseguire l'obiettivo di ospedale di primo livello per la Gruccia e del Distretto unico del Valdarno, se necessario chiedendo particolari deroghe; ma impegna a farlo raccordandosi "con gli altri sindaci del Valdarno" e, inoltre, "percorrendo qualunque strada necessaria, nessuna esclusa, per concordare un percorso unitario e comune con le Amministrazioni del Valdarno fiorentino".
Fra le righe, insomma, si apre la strada anche all'ipotesi di guardare verso Firenze, pur di trovare un percorso comune con il Valdarno fiorentino. Le opposizioni, dal canto loro, hanno chiesto che la battaglia sia meno 'isolata' possibile: "Concordi sul cercare di garantire i servizi ai cittadini, indipendentemente dalla forma – ha sottolineato Ricci (Avanti Montevarchi) – bisogna però creare le condizioni politiche, parlare con gli altri sindaci. Andare avanti da soli rischia di essere improduttivo". "Lavorare sull'aumento dei servizi – ha commentato Bertini (Pd) – è ad esempio una strada utile per incrementare l'utenza, che dà maggiore garanzia del mantenimento del presidio per il futuro".
Il documento approvato prevede anche un altro passaggio importante: una comunicazione in sede di Conferenza dei Sindaci da parte del sindaco Chiassai in merito proprio al documento approvato, che dunque servirà per richiamare gli altri sindaci del Valdarno aretino ad esprimersi su queste ipotesi in ballo: dall'integrazione con il Serristori all'eventualità di guardare verso Firenze per un Distretto sanitario unico. Si potrà avere così un quadro più chiaro della situazione.