Il capogruppo di opposizione critica la prima cittadina: “In due anni nessun atto concreto”. Poi presenta una mozione: “Occorre il distretto sanitario unico del Valdarno unito”
Si riaccende il dibattito politico sul tema caldo della sanità, e in particolare sul futuro dell'Ospedale del Valdarno. La recente mozione approvata in Consiglio regionale apre la strada ad una revisione della classificazione per gli ospedali di 'confine', come appunto la Gruccia. Soddisfazione era stata espressa per questo dal sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, a cui oggi replica però il capogruppo di opposizione Francesco Maria Grasso.
"Chiassai Martini è contenta per la mozione approvata in Regione Toscana verso un'attenzione maggiore per gli ospedali di confine ed in particolare verso la Gruccia: plaude per l'impegno della Regione Toscana assumendone il merito. Non capiamo quale merito abbia il sindaco di centrodestra di Montevarchi. Non ci risulta che abbia fatto incontri, istanze, mozioni: eventualmente dovremo ringraziare i consiglieri regionali Vadi, De Robertis e Mugnai oltre i gruppi consiliari regionali per la mozione di attenzione verso gli ospedali di confine. Ma a questo punto eravamo già due anni fa quando il sindaco Chiassai Martini iniziò il suo cammino di amministratore di Montevarchi".
Secondo Grasso, in due anni non si sono mossi passi in avanti: "Lì siamo rimasti con il nostro ospedale valdarnese avente servizi di primo livello pur difettando della classificazione conseguente in quanto il decreto Balduzzi indica il bacino di 150.000 abitanti quale requisito minimo per la classificazione formale di ospedale di primo livello. Siamo sempre lì e su questo dovremo ringraziare la Regione Toscana che ha sempre lavorato, ed oggi riconferma, quanto da sempre programmato e cioè i servizi sanitari in Valdarno sono di primo livello anche se difetta la formale classificazione. Chiassai Martini non ha avuto nessun tipo di proposta e non ha portato in questi due anni né proposte, né obbiettivi, né contatti o accordi al fine di veder riconosciuto il valore formale dell'ospedale di primo livello alla Gruccia. Tutto quanto fatto è stato un palliativo e propaganda da palco di manifestazione".
Poi l'ex sindaco, oggi consigliere di Montevarchi Democratica, annuncia una mozione sul tema: "Occorre insistere sul percorso del distretto sanitario unico del Valdarno unito e dell'integrazione della Gruccia con il Serristori decidendo in quale Asl vogliamo essere inseriti per raggiungere il bacino minimo di 150.000 abitanti ed avere il Valdarno unito sui servizi sanitari e sociali. Tutto il resto sono solo parole".
La mozione, che sarà discussa nella seduta del 22 marzo, chiede a sindaco e giunta di "riconfermare e far votare in Conferenza dei Sindaci l'obbiettivo del distretto sanitario unico del Valdarno Superiore" e di "proporre in Conferenza dei Sindaci e presso le Autorità competenti regionali la qualifica di ospedale di primo livello per la Gruccia attraverso un raccordo con i comuni del Valdarno fiorentino, concordando un percorso che permetta di essere ricompresi in unico distretto sanitario", e infine "di proporre in ogni caso l'integrazione fra la Gruccia ed il Serristori con i dovuti aumenti di organico e mantenimento di servizi necessari al fine di non veder ridotti gli standard attuali di accesso e di risposta verso gli utenti".