La richiesta arriva dopo che la Commissione regionale sanità ha dato il via libera alla revisione degli ambiti territoriali delle zone distretto sottolineando ancora l’impossibilità di fusione tra Comuni che provengono da Asl diverse
I nove sindaci del Valdarno aretino, insieme, "richiedono l’inserimento tra le norme transitorie di un articolo che preveda che entro i due anni successivi all'approvazione della legge, il Consiglio Regionale della Toscana possa, su richiesta dei Comuni interessati, rivedere la perimetrazione degli ambiti territoriali in essa previsti, anche se appartenenti ad ASL diverse". È parte dell'emendamento alla Proposta di legge regionale sulla revisione delle zone distretto redatto dalla Conferenza zonale dei Sindaci del Valdarno.
La richiesta arriva dopo che la Commissione regionale sanità ha dato il via libera alla revisione degli ambiti territoriali delle zone distretto sottolineando ancora l'impossibilità di fusione tra Comuni che provengono da Asl diverse: il Valdarno resta, così, diviso in due zone distinte che afferiscono alla Asl Toscana Centro e alla Asl Toscana Sud-Est. La parola adesso dovrà passare al conisglio regionale.
"I Sindaci, con la presentazione dell’emendamento, hanno voluto sottolineare le peculiarità che storicamente legano l’intero Valdarno e vogliono non precludersi la possibilità di prevedere una programmazione e una organizzazione omogenea dei servizi socio sanitari alla luce del processo di integrazione in corso dei due presidi ospedalieri Santa Maria alla Gruccia e Serristori che dovrebbe portare ad un miglioramento dei servizi ospedalieri dell'intero territorio del Valdarno".
"I primi cittadini hanno poi ribadito che, pur non essendoci oggi le condizioni che permettano la costituzione di un'unica zona distretto per l'intero territorio del Valdarno, tale processo di integrazione deve essere sostanziato dalla realizzazione del programma di interventi sanciti dai documenti di programmazione ed opportunamente rafforzati con la messa a disposizione di risorse professionali, posti letto ed attrezzature necessarie, nella prospettiva della costituzione del Distretto Unico del Valdarno".