Le rilevazioni della società parlano, nel 2017, di 91 convogli regionali su 100 che arrivano puntuali; cancellazioni per cause imputabili a Trenitalia inferiori allo 0,2%; e di un miglioramento degli indici di gradimento del servizio. Replica il Comitato del Valdarno: “Dati criticabili. I nove treni in ritardo su cento? Forse sono tutti da noi”
Migliora ancora la puntualità nei dati relativi ai treni regionali in Toscana nel 2017, con una crescita netta rispetto agli ultimi tre anni. Dati e rilevazioni sono quelle presentate, come bilancio dell'anno appena concluso, dalla stessa Trenitalia.
In particolare, il 2017 in Toscana si chiude con circa 91 treni regionali su 100 arrivati a destinazione puntuali o comunque non oltre i 5 minuti dall’orario previsto; un miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2014. La regolarità delle corse raggiunge il 99,3%, con cancellazioni totali ridotte allo 0,7%, di cui solo lo 0,2% per cause imputabili a Trenitalia. Cancellazioni più che dimezzate, rispetto a quattro anni fa.
Tra i dati segnalati dalla società, risulta superiore alla media generale l’arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 92,8% ad arrivare puntuale. La puntualità reale in questa fascia di orario è cresciuta di 2,2% punti percentuali negli ultimi due anni. "Sono indici che, considerando le sole cancellazioni (meno dello 0,2%) e ritardi (2,3%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono oltre il 99,8% come regolarità e 97,7% per la puntualità, a dimostrazione che la macchina industriale e organizzativa di Trenitalia sta confermando la sua positiva evoluzione", è il commento del Gruppo.
E nel corso del 2017, spiega ancora Trenitalia, è migliorato anche il giudizio dei clienti: l'84,6% dei viaggiatori intervistati in Toscana si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso con una crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 79,1% del 2015. L’ultima indagine demoscopica, condotta a novembre da una società esterna al Gruppo FS, ha evidenziato un miglioramento nel giudizio che i clienti danno del servizio che cresce al 84,6% contro 82,8% del 2016 e 79,1 del 2015. Nell’indagine di novembre il gradimento maggiore si registra nella permanenza a bordo e le percentuali più elevate riguardando l’aspetto, cortesia e professionalità del personale (97%) e nell’informazione ricevuta sul treno (87,8%).
Ma si tratta di un bilancio che viene criticato fortemente dal Comitato dei Pendolari del Valdarno, con il portavoce Maurizio Da Re che commenta: "I dati di Trenitalia sono facilmente criticabili: la media della puntualità considerata è quella regionale e non sono indicate linea per linea. Ci sarebbe da pensare, maliziosamente, che il 9% di treni in ritardo siano riconducibili in particolare alla linea aretina e quindi al Valdarno. Poi è strano che Trenitalia parli della fascia oraria pendolare del mattino dimenticandosi di quella del pomeriggio, 17-19, che per il Valdarno è particolarmente in sofferenza. E stupisce il miglioramento del dato sull'indagine riguardante il giudizio di soddisfazione del mese di novembre: se avessero intervistato i pendolari del Valdarno il giudizio sarebbe stato al contrario assai negativo, visto che in novembre i treni hanno avuto maggiori ritardi, a causa di frequenti inchini sulla Direttissima".