Il portavoce dei pendolari, Maurizio Da Re, racconta di aver addirittura ‘bloccato’ la chiusura delle porte mettendosi di traverso, pur di far salire i viaggiatori del Valdarno scesi dal Vivalto 6604 sul treno 11984, che porta a Santa Maria Novella. “Chiediamo che i due treni siano considerati come coincidenza, in modo che si attendano i pendolari prima di ripartire”
È ogni mattina una corsa contro il tempo a Campo di Marte, per i pendolari del Valdarno che, in arrivo con il Vivalto 6604, vogliono salire sul regionale 11984 per arrivare a Santa Maria Novella. In teoria il tempo per fare il cambio c'è, ma i ritardi del Vivalto spesso rendono impossibile la coincidenza, se non al costo di corse e spintoni. E se il treno da prendere parte addirittura in anticipo, allora diventa praticamente impossibile.
Lo raccontano i quattro reclami nel giro di dieci giorni presentati, proprio per questo motivo, dal portavoce del Comitato dei Pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re. Che l'ultima volta, mercoledì mattina, si è addirittura messo di traverso, rimandando di fatto la ripartenza del 11984 di qualche minuto, proprio per consentire ai pendolari valdarnesi che arrivavano di corsa dal 6604 di riuscire a salire a bordo, e non dover aspettare così altri minuti in stazione per il treno successivo.
"Come portavoce del 'Comitato Pendolari Valdarno Direttissima' – scrive Da Re – sono a presentare nuovo reclamo per ritardo del treno 6604 Chiusi-Firenze, con conseguenti grosse difficoltà per coincidenza a Campo di Marte col treno 11984 Borgo SLorenzo-Firenze, di oggi mercoledì 21 marzo 2018. Questo è il quarto reclamo, che segue quelli già presentati venerdì 9 marzo, giovedì 15 marzo, lunedì 19 marzo".
"Oggi – racconta Maurizio Da Re – il Vivalto 6604 è arrivato in ritardo a Firenze Campo di Marte, alle 7.37, invece delle 7.30, e la coincidenza di un centinaio di pendolari del Valdarno per SMNovella è stata possibile col treno 11984, con grandi difficoltà. Il sottoscritto si è fermato alla prima porta aperta del treno, vicina al sottopassaggio pedonale, con una gamba sullo scalino della porta e l'altra sul marciapiede, così da evitarne la chiusura e consentire la salita ai pendolari in arrivo di corsa dal sottopassaggio. Il capotreno, in lontananza, fischiava a ripetizione nella mia direzione, forse richiamandomi per la mia azione che ritardava la partenza del treno".
Così facendo, Da Re ha permesso ai pendolari a caccia della coincidenza di riuscire a salire a bordo: ma le porte del treno sono state chiuse comunque in anticipo, alle 7.38, e la partenza è avvenuta dopo un minuto, alle 7.39 precise. Il treno 11984, racconta il portavoce del Comitato, è poi arrivato a SMN con 1 minuto di anticipo. Insomma, quando i minuti sono contati anche soltanto uno di anticipo diventa un problema per chi deve riuscire a salire sul treno.
Ed è per questo che il Comitato chiede ancora "che siano date disposizioni a RFI e a Trenitalia perchè il treno 11894 funzioni come coincidenza a Campo di Marte per i pendolari del 6604, facendo attendere i pochi minuti necessari ai pendolari per salire sul treno".