28, Novembre, 2024

Rabbia e delusione dopo l’incontro con la dirigenza. Sindaci: “Situazione agghiacciante”. Sindacati: “Mobilitazione non stop”

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Niente sospensione dei provvedimenti, Bekaert va avanti: chiusura fra 75 giorni. Giulia Mugnai, presente all’incontro insieme ai sindaci di Valdarno aretino e fiorentino: “Surreale, chiusura totale da parte dell’azienda, che però parla di prospettive di vendita di fatto impossibili”. Cgil Cisl e Uil proclamano lo sciopero e l’occupazione a oltranza, almeno fino all’incontro di martedì con il Ministero al Lavoro

Sono bastate le espressioni sui volti di sindaci, parlamentari e rappresentanti sindacali, per capire quale fosse stato l'esito dell'incontro con il dirigente della multinazionale belga Bekaert: l'azienda va avanti, non intende nemmeno sospendere la procedura che, da questa mattina, ha avviato il conto alla rovescia per la chiusura dello stabilimento, fra 75 giorni. 

 

"Una situazione agghiacciante", la definisce la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai. "Surreale che l'azienda parli di questi 75 giorni come un tempo utile anche per una acquisizione: in così poco tempo non si compra nemmeno una borsa. Non c'è nessuna volontà nemmeno di discuterne. Un incontro che è stato una presa in giro da parte dell'azienda". 

Parla di "grave scorrettezza istituzionale ma anche sociale" il sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, che ricorda come l'azienda abbia utilizzato i lavoratori dello stabilimento di Figline per formare quelli degli altri poli produttivi in Europa, mentre programmava tutto questo. Presenti all'incontro anche sindaci e assessori di Reggello, San Giovanni, Montevarchi, Bucine in rappresentanza dei comuni di tutto il Valdarno, oltre al parlamentare Pd David Ermini e all'Europarlamentare Nicola Danti. "Insieme – ha detto Giulia Mugnai – ci ritroveremo ora per concordare in maniera trasversale tutte le iniziative da assumere per sostenere voi lavoratori". 

 

 

Chi ha già deciso intanto come procedere sono i sindacati, che hanno proclamato sciopero e presidio non-stop con l'occupazione dello stabilimento su tutti i turni, come ha annunciato Daniele Calosi della Fiom Cgil. "Dobbiamo rimanere dalla parte della ragione pur esprimendo in ogni modo legittimo la nostra rabbia. Siamo determinati, dobbiamo rimanere uniti. L'azienda avrà pure rispettato la legge ma non l'umanità dei lavoratori: hanno guardato soltanto ai costi e ai conti economici. Allora, all'incontro di martedì al Ministero vorremmo fosse presente anche il principale cliente di Bekaert che è Pirelli, che poi è quella che ha venduto lo stabilimento di Figline". 

 

 

E Alessandro Beccastrini della Fim Cisl ha chiamato anche alla mobilitazione a Firenze, lunedì: "Saremo nel pomeriggio all'incontro in Regione, invito tutti voi lavoratori a venire a manifestare in piazza davanti al palazzo regionale. Solo grazie a voi potremo far sentire più forte la voce di questo stabilimento".

 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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