L’assemblea che si è tenuta in piazza Marsilio Ficino ha visto la presenza dei Cobas, del sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai, del Comitato Salvare il Serristori e del Calcit del Valdarno fiorentino
I protagonisti in piazza Marsilio Ficino a Figline sono stati proprio i bambini simbolo di un reparto che deve continuare a essere parte predominante del Serristori. Dopo le rassicurazioni dell'assessore regionale Stefania Saccardi sul mantenimento della pediatria all'interno del presidio figlinese è stata annullata la prevista manifestazione con tanto di corteo ma non l'assemblea in piazza Marsilio Ficino per sottolineare ancora una volta che l'attenzione sul futuro dell'ospedale rimarrà comunque alta. Sul palco insieme ai Cobas, Andrea Calò e Domenica Mangiola, al Comitato Salvare il Serristori rappresentato da Valentina Trambusti, e al vice presidente del Calcit del Valdarno fiorentino, Mario Bonaccini, è salita anche Giulia Mugnai, sindaco di Figline Incisa.
Il primo a prendere la parola è stato Andrea Calò, cobas sanità: "L'ospedale è sempre al suo posto grazie alla cittadinanza, all'associazionismo democratico e ai partiti che hanno a cuore il diritto alla sanità pubblica. Questo nuovo tentativo di smantellare un pezzo rilevante del Serristori, cioè il pronto soccorso pediatrico, è fallito. Dopo la nostra assemblea e l'incontro che si è tenuto tra l'assessore regionale al diritto alla salute e i sindaci del Valdarno fiorentino, è arrivato il comunicato con il quale si annunciava il dietro front sulla delocalizzazione dal pronto soccorso al servizio ambulatoriale. Un'operazione pericolosa non solo perchè alleggeriva l'ospedale di una specialistica ormai accreditata non solo dai numeri ma anche dalla partecipazione delle persone che hanno riconosciuto la funzionalità, la professionalità e la serietà dell'unico pediatra. Abbiamo sospeso il corteo ma non l'assemblea perchè l'obiettivo che ci eravamo prefissati non era solo fermare lo smantellamento della pediatria ma anche di vedere onorati i Patti territoriali che prevedono il raddoppio della presenza medico – pediatrica e un servizio sulle 12 ore".
Ha poi preso la parola il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai che ha ribadito, con fermezza, la volontà di vedere attuati i Patti territoriali del 2013.
"Ci siamo riusciti abbiamo mantenuto un servizio fondamentale grazie alle voci che abbiamo messo insieme. Questo servizio è fondamentale per le esigenze di questo territorio e rischiava di essere perduto. Un sindaco ha il dovere, quando vede qualcosa che non funziona, di unire la propria voce a quella di tanti cittadini per far tornare indietro una decisione che non si condivide e che non si può accettare. La pediatria qui risponde a tante esigenze. Non possiamo in alcun modo far retrocedere questo servizio. Questa volta siamo riusciti a farci ascoltare: la pediatria rimarrà, ovviamente questo non ci basta. Abbiamo siglato un Patto territoriale nel 2013 che prevede un ampliamento del servizio della pediatria. Prevede ulteriori ore di servizio. Quindi va bene il dietro front ma dobbiamo lavorare anche per ampliare le attività. Su quel patto territoriale siamo indietro e abbiamo tempi di applicazione inaccettabili. Ci sono 6 milioni e mezzo di euro per il nostro presidio: quelle risorse devono essere spese per il Serristori non nel 2030 ma oggi. E questa cosa dobbiamo chiederla tutti insieme perchè siamo più forti e perchè con la vostra voce ci possiamo riuscire. È importante che ci abbiano ascoltato e che l'assessore Saccardi si sia fatta carico delle nostre richieste. Noi continueremo a esserci. Con tutti voi avremo più forza per chiedere l'applicazione di quei Patti territoriali che non possono essere solo carta ma una realtà concreta. Io ci sono per questi bambini e per tutti voi".
Ha chiuso l'assemblea in piazza Marsilio Ficino Valentina Trambusti del Comitato Salvare il Serristori.
"Purtroppo non è una vittoria quando si ha un diritto: quello alla salute è sancito dalla Costituzione. Non ha senso. Noi pensiamo a una vittoria quando questo ospedale avrà le caratteristiche che aveva un tempo. Finchè noi non vedremo un pediatria sulle 38 ore settimanali e quindi garantito un turno sulle 12 ore, finchè non vedremo o tre cardiologi sanciti dai Patti territoriali e finchè il Serristori non tornerà a essere un ospedale per acuti che cura le emergenze per noi questa battaglia non è finita. Ringrazio il sindaco per essere intervenuta e per aver dato un segnale così importante. Ma il fatto che un sindaco sia intervenuto porterà noi, quando qyalcosa non andrà bene nell'ospedale, a farci trovare sotto il Comune e non sotto l'ospedale perchè sappiamo che qualcuno, davvero, ci ha messo la faccia. Mi dispiace che gli altri due sindaci del Valdarno fiorentino non si siano fatti vedere. La mia paura è che il dietro front della Regione Toscana ci sia stato perchè in quei due Comuni, Reggello e Rignano, ci sono elezioni amministrative. E quando si saranno spenti i riflettori politici?".
"Basta con le parole, noi andiamo avanti con i fatti. Noi non ci fermiamo. Faremo un esposto: il primo lo manderemo al difensore civico della Regione mandandogli i Patti territoriali, e il secondo alla magistratura".
Al termine dell'assemblea Andrea Calò ha regalato al sindaco Mugnai la maglietta simbolo della lotta per la salvaguardia della pediatria.