L’assessore regionale ai trasporti è intervenuto dalla stazione di Arezzo, ieri, durante la manifestazione cicloturistica regionale. I convogli in arrivo sulla linea che tocca anche il Valdarno sarebbero sei, tutti Jazz e Vivalto, nonostante i problemi che si sono manifestati su questi due modelli
Nuovi treni Jazz sulla linea ferroviaria che congiunge Arezzo e Firenze, attraversando il Valdarno, e anche tre nuovi Vivalto. L'annuncio di ieri dell'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, arriva direttamente dalla stazione di Arezzo, dove ha fatto tappa in occasione della manifestazione cicloturistica di livello regionale organizzata dalla Fiab e da Uisp in collaborazione con Anci, Fs e Regione.
"Presto – ha detto Ceccarelli – avremo con le Ferrovie il nuovo contrtatto ponte che avrà clausole più stringenti del precedente e immetteremo nuovi treni Jazz e anche tre nuovi Vivalto su questa linea. Stiamo lavorando per un trasporto sempre più qualificato".
I recenti incidenti avvenuti nella galleria di San Donato proprio a queste due tipologie di treno non sembrano dunque influire sulle programmazioni. Eppure a luglio scorso un Jazz perse un'anta proprio percorrendo la galleria; e ad aprile 2012 era toccata una sorte simile (senza il distacco completo della porta, però) ad un Vivalto. Tanto che oggi entrambi sono stati vietati nella galleria di San Donato (quindi in Direttissima), secondo alcune fonti che riportano comunicazioni ufficiali dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.
"La Regione Toscana non ha ricevuto alcuna comunicazione, né ufficiale né ufficiosa, dall'Autorità nazionale per la sicurezza ferroviaria o da Trenitalia in merito ai treni che possono o non possono circolare nella galleria del S. Donato", aveva replicato lo stesso Ceccarelli a inizio settembre al Comitato Pendolari del Valdarno che chiedeva chiarezza e garanzie. "E' evidente – aveva aggiunto – che se una o più tipologie di treni non fossero ritenute idonee per questo servizio, sarà un problema dei gestore individuare le modalità per consentire l'esercizio dei servizi così come oggi programmati".