27, Aprile, 2024

Luoghi del cuore del Fai, “Save Sammezzano” al lavoro su un progetto per il Castello. Mentre si guarda al futuro

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Durante la conferenza stampa in Regione, dopo la vittoria al censimento del Fai, il comitato che aveva candidato il Castello ha tracciato il punto della situazione. E ha annunciato un progetto che possa coinvolgere il Fai, innanzitutto, ma anche la proprietà, il Ministero dei Beni Culturali, la Regione Toscana e gli Enti dell’area

L'obiettivo a cui si punta, per il futuro del Castello di Sammezzano, è quello di una possibile collaborazione fra pubblico e privato, aprendo magari fin da subito a un dialogo fra le istituzioni e la proprietà. Un percorso che ha delineato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, durante la conferenza di lunedì scorso dopo la vittoria del Castello nel censimento del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano. 

E il comitato Save Sammezzano, che ha lavorato a questo risultato, in quell'occasione ha tracciato il punto della situazione, partendo proprio dai numeri di quel censimento: "Abbiamo iscritto il Castello e Parco di Sammezzano, a maggio 2017, in qualità di “Comitato Save Sammezzano”. Da maggio a novembre scorso, abbiamo promosso e gestito la campagna per la raccolta di voti online e firme cartacee che hanno portato a totalizzare 50.141 segnalazioni: 21.040 voti online sono stati ottenuti con un intenso lavoro che è partito dalla seguitissima pagina Facebook per diffondersi in rete; 33.101 voti cartacei sono stati raccolti attivando svariati canali e modalità e cogliendo tutte le occasioni possibili: eventi di associazioni, punti di raccolta firme presso attività commerciali di tutt’Italia, e attraverso l’attivismo del Parlamento degli Studenti della Toscana e della Rete degli Studenti Medi di Firenze". 

"Il Castello – hanno ricordato fra l'altro Francesco Esposito e Nunzia Pandoli, per Save Sammezzano – è chiuso da oltre 25 anni e questo ne ha provocato il degrado: il passare del tempo, le intemperie e i vandali hanno apportato gravi danni alla struttura principale, agli annessi e al parco. Attualmente, purtroppo, mancano i requisiti legali e di sicurezza per consentire al suo interno qualsiasi attività museale o ricreativa legalmente regolamentata. Di conseguenza non può essere visitato dietro pagamento di un biglietto d’accesso. Mancano, inoltre, elettricità, acqua corrente e servizi igienici regolarmente funzionanti. Essendo un bene sottoposto ai vincoli della Soprintendenza, ogni attività prevista al suo interno deve rispettare determinati requisiti. Altro limite alla fruibilità è che, di fatto, il bene è ancora all’asta (che è stata “sospesa” e non “annullata”). Pertanto l’Istituto di Vendite Giudiziarie di Firenze svolge funzioni di controllo e custodia secondo i dettami di legge". 

E il futuro? "La prima posizione nella classifica del Fai apre per il Castello e Parco di Sammezzano una nuova fase, molto importante, che può costituire una effettiva svolta per il suo destino. È il primo passo concreto, e fondativo, per l’avvio di un percorso (che non sarà certo facile né breve) che potrà portare il castello a diventare un bene tutelato, valorizzato, fruito. Ora è probabile che, grazie all’intervento del FAI, si possa aprire un tavolo di concertazione che includa la proprietà, gli enti locali, la Regione Toscana ed il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo. Si dovrà, tuttavia, aspettare qualche mese ancora per conoscere quale sarà l’assetto proprietario di Sammezzano, visto che l’asta è stata sospesa fino a maggio prossimo e solo allora se ne conoscerà l’evoluzione".

FAI e intesa Sanpaolo mettono inoltre a disposizione un contributo di 50mila euro (nel caso di Sammezzano, che ha superato la soglia di cinquantamila voti, il budget è di 54mila euro), da utilizzare per un progetto che preveda azioni di tutela, recupero e valorizzazione. "Entro giugno 2017 il progetto deve essere presentato al FAI che si riserva la facoltà di approvarlo. Noi, come “Save Sammezzano”, abbiamo un’idea progettuale che verrà presentata al FAI quanto prima per le opportune valutazioni. Successivamente provvederemo ad illustrare tale progetto alla stampa e all’opinione pubblica"

"Si tratta – hanno spiegato i membri dell'associazione – di una proposta che guarda al futuro di Sammezzano nell’interesse della sua salvaguardia e valorizzazione, in un’ottica strategica di ampio respiro e con una visione a lungo termine. È una proposta che necessiterà l’apertura di un dialogo ancora più intenso con il FAI, innanzitutto, ma anche con la proprietà, con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la Regione Toscana e gli enti dell’area. Questo in un’ottica di collaborazione con, e tra, tutti i soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti e interessati al suo futuro". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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