Il sindaco di Reggello ha definito quella di Bekaert una “scelta incomprensibile e gravissima” e ha espresso alla collega di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, la volontà di portare ancora avanti insieme la battaglia per il sito e per i posti di lavoro
"L'avvio della procedura di licenziamento da parte di Bekaert è una scelta incomprensibile e gravissima". Così Piero Giunti, sindaco di Reggello, commenta la notizia di questi giorni. "Questa scelta della multinazionale belga – aggiunge – è incomprensibile nella forma, ma soprattutto gravissima nella sostanza, perché questo di fatto condanna e mette con le spalle al muro i tanti lavoratori e le loro famiglie. Di fronte a questa scelta le istituzioni non possono restare indifferenti; come prima cosa abbiamo il dovere di far sentire il nostro appoggio e la vicinanza a tutti i lavoratori".
"Questo però non basta – aggiunge il sindaco – occorre agire per chiedere il ritiro immediato dei licenziamenti e dare continuità agli ammortizzatori sociali. Successivamente bisogna individuare un percorso certo e chiaro che porti ad un serio processo di reindustrializzazione del sito produttivo".
Giunti fa sapere di aver chiamato la collega di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, "per dirle che non sarà sola in questa battaglia. Il Comune di Reggello si unisce a fianco dei lavoratori e in difesa dell’importante sito produttivo di Figline. Anche io mi unisco all’appello degli altri Sindaci del nostro territorio: Governo e Regione si attivino, ancora una volta, fin da subito per salvaguardare lo stabilimento valdarnese e i suoi lavoratori che in questi anni, con impegno e sacrifici, hanno portato avanti una dura battaglia per difendere la capacità produttività di un intero territori".
