Una richiesta d’incontro alla Sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, e al Consigliere del Presidente Giani per il lavoro, Valerio Fabiani: a lanciarla è la Fiom Cgil, con il segretario provinciale Daniele Calosi e il responsabile locale Andrea Vignozzi. E il tema è quello della Bekaert di Figline, le sorti dello stabilimento e quelle dei lavoratori che ancora sono rimasti senza lavoro. “Chiediamo alle Istituzioni -spiegano Calosi e Vignozzi – di essere conseguenti alle proprie scelte: Bekaert paghi la bonifica dell’area, e se qualcuno riaprirà delle attività nell’area, visto che pare possano esserci degli interessamenti, sia chiamato a dare una risposta occupazionale a partire dai lavoratori licenziati, per arrivare ai 318 iniziali”.
Nella lettera, i rappresentanti della Fiom ricordano che “fin dall’inizio della vertenza avevamo chiesto che, se non si fosse realizzata la reindustrializzazione, sarebbe stato necessario da parte delle Istituzioni locali regionali e nazionali chiedere all’azienda di farsi carico della bonifica dello stabilimento di via Petrarca”. Una posizione, questa, “che venne fatta propria dal Presidente della Regione Eugenio Giani” anche al tavolo del 17 maggio 2021. Ma da allora, si legge ancora nella lettera, “non ci sono state ulteriori convocazioni, la riqualificazione dell’area è rimasta in carico al territorio, e numerosi dei circa 100 lavoratori licenziati sono ancora in cerca di una occupazione”.
Per questo, Calosi e Vignozzi chiedono “che chiunque dimostri interesse allo stabilimento presenti un piano industriale che preveda di coinvolgere questi lavoratori, in modo da dare una risposta occupazionale, a maggior ragione perché parrebbe ci siano degli interessamenti per lo stabilimento”.