19, Novembre, 2024

La Regione risponde ai pendolari: “Ancora nessuna decisione sugli orari”. Impossibili invece 8 carrozze sul Vivalto

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Lettera della segreteria dell’assessore Ceccarelli al Comitato del Valdarno, in risposta alle ripetute sollecitazioni dei pendolari. Servirà ancora tempo per capire se le proposte di modifica agli orari sono applicabili. Respinta invece la richiesta di allungare il Vivalto. “Sconcertato e deluso”, commenta Da Re

Le sollecitazioni dei pendolari trovano riscontro in una nuova lettera firmata dalla segreteria dell'assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli. Ma nessuna buona notizia, almeno per il momento: perchsé sul fronte delle modifiche agli orari non sono state prese decisioni, mentre l'allungamento del Vivalto richiesto dal Comitato non è fattibile.

"Le richieste molto puntuali da voi fatte sono state recepite e analizzate, come avviene ogni volta che riceviamo proposte o richieste dall’utenza. E’ evidente – si legge nella lettera – che la risposta definitiva non è stata data perché l’istruttoria e il necessario confronto con i gestori è ancora oggi in corso. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni intervento sull’orario di un singolo treno ha ripercussioni sul complesso del servizio, soprattutto in una linea ad elevatissima frequentazione qual è quella aretina. Proprio in questi giorni stiamo cercando di chiudere con Trenitalia e Rfi la riflessione aperta da mesi, per capire quali delle richieste che ci sono state fatte sono recepibili. Dovete pazientare ancora un poco e poi saremo precisi nella risposta".

"Di certo – aggiunge l'assessorato regionale – sappiamo fino da ora che non sarà possibile aggiungere una ottava carrozza al Vivalto da 7 carrozze già oggi attivo sulla linea aretina. La richiesta non può essere accolta perché la verifica fatta con Trenitalia ci porta a concludere che non è ipotizzabile un treno ad 8 carrozze, con doppia locomotiva, che gira solo su se stesso, non potendo andare su altre linee in quanto troppo lungo. E’ evidente che nell’orario in cui circola il 6604 c’è un picco di utenza, che in quella fascia oraria è tipico di ogni forma di trasporto pubblico, che purtroppo costringe una parte degli utenti a stare in piedi. Accade in tutte le aree urbane del mondo, sui bus, nelle tramvie e, purtroppo, anche sui treni".

A commentare la lettera è il portavoce del Comitato, Maurizio Da Re. "Sono sconcertato e deluso. Non bastano quattro mesi per decidere minimi ritocchi agli orari dei treni per modificare di pochi minuti gli arrivi o partenze di treni, così da permettere coincidenze ed evitare disservizi? Non bastano quattro mesi per trovare una soluzione ai pendolari che devono entrare al lavoro entro le ore 7 a Firenze, velocizzando un treno troppo lento? Non bastano per verificare la fattibilità del Vivalto 6604 a 8 carrozze e la sua successiva divisione in 2 treni come già avviene da tempo per il 3164 a 12 carrozze quando arriva a SMNovella?". 

"Dobbiamo pazientare ancora un pò, dice la Regione, ma fino a quando? Intanto, evidentemente, la Regione ha avuto cose più importanti su cui lavorare, e ha dato la precedenza alle nuove Frecce AV da e per Arezzo, invece che ai treni regionali del Valdarno! Se aspettiamo ancora un poco qualsiasi decisione di modifica di orari sarà tardiva per applicarla a dicembre, col nuovo orario invernale, ma finirà a giugno dell'anno prossimo con l'orario estivo… e i pendolari del Valdarno sono stanchi di aspettare!". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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