Il treno delle 19.02, da Santa Maria Novella, dai prossimi giorni tornerà al vecchio orario. Da Re: “Accolte le nostre richieste. Adesso però è necessario verificare quotidianamente i possibili ritardi a causa delle interferenze con le frecce”.
Il treno 2317 torna al vecchio orario. E' stato annunciato ieri pomeriggio dalla Regione ai comitati pendolari del Valdarno e di Arezzo, presenti all'incontro con RFI e Trenitalia.
“La Regione ha accolto la nostra richiesta, che avevamo avanzato un mese fa – sottolinea Maurizio Da Re del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima – La situazione era insostenibile per tanti pendolari che da dicembre, col cambio di orario, non riuscivano più a prendere il treno 2317”.
Il treno era stato anticipato di 11 minuti alla partenza da Firenze S.M.Novella e riportato sulla Direttissima dopo un anno di sperimentazione, fallimentare, sulla linea Lenta per Pontassieve. “Tempi tecnici, una quindicina di giorni circa – annuncia Da Re – e il treno 2317 cambierà orario e, dalle ore 19.02, tornerà alle 19.13 sulla linea Direttissima. Come pendolari del Valdarno siamo perciò soddisfatti di questa decisione della Regione”.
Il Comitato però esprime alcune perplessità: “C'è all'ordine del giorno un problema: la puntualità del treno e gli "inchini" per entrare sulla Direttissima. RFI e Trenitalia hanno messo le mani avanti ieri pomeriggio: ci sono ben sei Frecce dopo le ore 19 in partenza da S.M.Novella e un numero indefinito in arrivo da sud verso Firenze. Quindi al "bivio" di Firenze Rovezzano – "il vero collo di bottiglia di Firenze" come ha detto di recente l'a.d. di Ferrovie Mazzoncini – non si sa se dovrà fare (e quanti eventualmente saranno) gli "inchini" del treno 2317 alle Frecce, per entrare in Direttissima. Quanto potrebbe essere l'eventuale ritardo per la sosta forzata?”. Domanda che troverà risposta nei prossimi giorni: “Sarà necessario monitorare bene la situazione che si verrà a creare: l'impegno preso ieri è quello di rivedersi a fine aprile per una valutazione sullo spostamento”.
E Da Re ribadisce: “Ieri ho chiesto che, nel caso di problemi per il 2317, sia Ferrovie a rivedere gli orari delle Frecce in modo compatibile con il treno dei pendolari”. Il portavoce infatti ha ricordato quanto un anno fa l'allora amministratore delegato di Ferrovie, Michele Elia disse: "Per noi tutti i treni sono uguali, e tutti i viaggiatori sono uguali, qualsiasi nostro treno prendano".