Il regionale, usato dai valdarnesi per rientrare a casa da Firenze in serata, è stato riportato in Direttissima ma anticipato di una decina di minuti. Eppure sono ormai quasi quotidiane le segnalazioni di ritardi e ‘dirottamenti’ sulla Lenta. La proposta del Comitato: “Facciamo una nuova sperimentazione, ma questa volta dalla parte dei pendolari”
È diventato un caso che scontenta tutti, quello del 2317. Ha scontentato la sua sperimentazione sulla linea Lenta, a cui dopo un anno (e le critiche dei pendolari), la Regione Toscana ha deciso di mettere fine. Ma ha scontentato anche nella sua nuova collocazione: riportato sulla Direttissima, infatti, è stato anticipato alle 19.02 da Santa Maria Novella. Una corsa contro il tempo impossibile, per i pendolari valdarnesi che escono da lavoro alle 19.
Non solo. Dalla modifica, con l'orario invernale entrato in vigore a dicembre, le segnalazioni di ritardi e dirottamenti sulla Lenta sono fitte. "Il 2317 delle 19:02 sta facendo la linea lenta!", scriveva Leonardo il 16 dicembre. "Il treno 2317 mezzo vuoto alle 19:24 riparte da campo Marte dopo avere dato precedenza ai treni ad alta velocità!", è la segnalazione di quattro giorni dopo. E ce ne sono altre, sulla pagina facebook del Comitato Pendolari del Valdarno, 20 e 28 dicembre, il 1 gennaio ("Regionale veloce 2317 da Firenze SMN a Roma Termini delle 19.02 era in ritardo di 10 minuti, ma siamo ancora qui in stazione a Firenze… Buon anno a tutti"), il 2 e il 4 gennaio ("Il 2317 fa la Lenta").
Insomma, un treno che fatica a collocarsi nel tabellone orario di Trenitalia. Eppure il Comitato aveva provato a segnalare i possibili problemi, quando arrivò la notizia della fine della sperimentazione sulla Lenta. E ora commenta: "Oggi quel treno è meno utilizzato dagli utenti, in ritardo alla partenza e nell'ingresso sulla Direttissima anche di una decina di minuti, oppure viene deviato in Lenta, e accade addirittura che parta alle 19.13 e sia regolare sulla Direttissima e all'arrivo a Figline, come due anni fa".
Alla riunione voluta da Ceccarelli, il portavoce Da Re aveva evidenziato la questione. "La risposta fu che il 2317 delle 19.02 sarà dura farlo tornare alle 19.13 con l'uso della Direttissima, visto che Trenitalia e Rfi fanno muro, anche se ho spiegato che adesso il treno viene usato meno, è spesso in ritardo, anche sulla Lenta".
Il Comitato però non si arrende, e oggi rilancia con una proposta di contro-sperimentazione. "Sul 2317 facciamo una nuova sperimentazione, dalla parte dei pendolari: per sei mesi si rimetta la partenza da Santa Maria Novella come due anni fa, alle 19.13, così da permettere ai pendolari di prenderlo, e vediamo come va sulla direttissima, quanti inchini viene costretto a fare, e all'arrivo a Figline e nel Valdarno quanto ritardo accumula. Ma di tornare sulla Lenta non se ne parla: sarebbe un precedente inaccettabile per il Valdarno".