Presentati a Santa Maria Novella i nuovi Jazz, sono il 17esimo e il 18esimo dei 20 previsti dal contratto Regione-Trenitalia: uno sarà dedicato alla tratta fra Valdarno, Firenze e Prato. E nell’occasione l’assessore Ceccarelli ha ribadito la necessità di alcune grandi opere, come il raddoppio della Direttissima fra Firenze e il Valdarno
Sono entrati in servizio con la presentazione ufficiale a Santa Maria Novella, il 17esimo ed il 18esimo treno Jazz della flotta regionale Toscana. Fanno parte dell'investimento del contratto di servizio fra Regione e Trenitalia: alla conferenza per l'inaugurazione presenti l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, l'amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono, il direttore trasporto regionale Trenitalia, Maria Giaconia. Uno dei due è destinato proprio ai collegamenti del Valdarno con Firenze e con Prato.
"Grazie a 12 milioni di investimento – ha detto Ceccarelli – andiamo a migliorare ulteriormente il servizio regionale con due nuovi treni Jazz che serviranno principalmente l'area metropolitana fiorentina e pisana, cioè le tratte Valdarno-Firenze-Prato e Pisa-Lucca-Viareggio, a vantaggio dei molti pendolari che utilizzano il trasporto regionale per i loro spostamenti quotidiani. Con questi sono 18 i Jazz consegnati da Trenitalia alla Regione Toscana. Altri due arriveranno entro la fine dell'anno e poi, dal 2020, avremo anche i primi treni Rock, convogli di ultima generazione costruiti a Pistoia".
I due nuovi Jazz, su richiesta della Regione, sono dotati con nuove attrezzature per il trasporto biciclette e per questo possono portare fino a 12 bici, il doppio di quanto previsto fino ad oggi. I seggiolini a scomparsa permetteranno ai passeggeri, in caso di mancato utilizzo dei portabici, di sfruttare lo spazio per sedersi normalmente. "In Toscana – ha ricordato l'assessore – abbiamo fortemente incentivato l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile abbinato anche al treno. Abbiamo incentivato l'acquisto di bici pieghevoli per i pendolari e scontato i costi degli abbonamenti per il trasporto delle bici".
Ceccarelli ha concluso con un nuovo appello per la ripresa dei lavori del nodo fiorentino dell'alta velocità, e rilanciando la necessità del raddoppio della Direttissima: "Ricordiamo – ha detto – che per avere un buon servizio ferroviario oltre ai nuovi treni serve anche un'infrastruttura efficiente. Per questo ci aspettiamo che i lavori per il sotto-attraversamento di Firenze ripartano al più presto e che nella futura programmazione di RFI venga inserito anche il raddoppio della Direttissima dal Valdarno a Firenze. Solo con sotto-attraversamento e raddoppio della Direttissima avremo lo 'sbottigliamento' del nodo AV di Firenze, a vantaggio del traffico regionale ma anche del servizio Av nazionale".