Il consiglio regionale si è espresso sulla revisione delle zone distretto. Per il Valdarno, accolto l’emendamento presentato dal Pd, con la cosiddetta ‘clausola valutativa’, condiviso dalla Conferenza dei sindaci; respinto invece quello redatto dai nove sindaci e presentato da Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia. In sostanza il distretto unico si potrà fare solo spostando i confini delle Asl
Via libera in Consiglio regionale alla revisione delle zone distretto: e il Valdarno, almeno per ora, resta diviso a metà, ma con la possibilità di cambiare in futuro questa situazione. L'emendamento della Conferenza dei sindaci, che chiedeva di formare zone distretti fra aree appartenenti a Asl diverse, è stato presentato da Stefano Mugnai, vicepresidente della commissione sanità e capogruppo di Forza Italia, ma è stato respinto; è passato invece un documento con la cosiddetta 'clausola valutativa' proposto dal Pd, e che trovava comunque il favore della Conferenza dei sindaci valdarnese: questo permetterà al Valdarno di unirsi solo spostando i confini delle aziende sanitarie, decidendo cioè di stare tutti con la Asl Toscana Sud o con la Asl Toscana Centro.
Esprime soddisfazione la consigliera del Partito democratico Valentina Vadi: “Un grande sforzo è stato fatto per dare spazio e continuità alla ricerca di una soluzione per il territorio del Valdarno. L’approvazione dell’emendamento che di fatto inserisce la cosiddetta clausola valutativa, ovvero, offre la possibilità di rivedere i confini delle zone distretto, previa valutazione del Consiglio regionale, è un ottimo risultato. Una opportunità che consentirà, dove necessario, di ristudiare i confini delle aziende unità sanitarie locali confinanti per istituire zone distretto unitarie”.
Respinta invece, dicevamo, la proposta di Stefano Mugnai, che ha presentato la stessa richiesta che portava la firma di tutta la Conferenza dei Sindaci. Era un documento unitario, diverso dai due già presentati (e bocciati) dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai: chiedeva infatti di ripensare, nell'arco di tempo di due anni, alla possibilità di formare distretti unici anche fra comuni appartenenti ad Aziende sanitarie diverse. "Questa proposta di emendamento riportava l'istanza unica di un territorio, unito dalle firme di tutti i sindaci, al di là dei colori politici – sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia – aveva un peso importante, e l'ho presentato in consiglio regionale forte di questo dato. Eppure è stato comunque respinto dalla maggioranza. Ancora una volta si assiste ad una completa sordità della Regione nei confronti dei territori – ha commentato Mugnai – invece di ascoltare le istanze che arrivano dai sindaci, si preferisce andare avanti senza modificare, forse anche per pigrizia, l'impianto già disegnato nelle stanze regionali".
Ma la consigliera Pd Vadi rimanda al mittente queste critiche e ribadisce: “L’emendamento approvato risponde a una esigenza espressa dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino: dunque dal territorio del Valdarno è arrivata una esigenza che ha trovato accoglimento. Ora questa porzione di Toscana avrà tutto il tempo, viste le condizioni normative, per procedere verso un distretto unico. Questa disponibilità c’è sempre stata da parte della Regione, ed è stata ribadita anche un anno fa dall’assessore Saccardi. Auspico che l’apertura del Consiglio regionale alle esigenze del territorio potrà stemperare il clima che nelle ultime settimane è stato creato in maniera populistica e demagogica sui temi sanitari e ospedalieri. Da parte della Regione esiste la volontà di ascoltare questo percorso, ora spetta agli amministratori del territorio proseguirlo in modo costruttivo e unitario”.