Lo sconto si applicherà al rinnovo dell’abbonamento mensile oppure, in misura proporzionale, a quello annuale. “Non è un rimborso, ma un segnale di attenzione della Regione verso i pendolari”, spiega l’assessore Vincenzo Ceccarelli
Uno sconto del 10% a tutti i pendolari che rinnoveranno l'abbonamento mensile nel prossimo mese di maggio, oppure uno sconto proporzionale a tutti i possessori di abbonamenti annuale. È la misura annunciata oggi dalla Regione Toscana in considerazione dei problemi che si sono registrati, principalmente a causa del maltempo, nel corso del mese di marzo: anche in Valdarno, ad esempio, non solo l'applicazione del piano neve ad inizio mese, ma anche le modifiche al traffico ferroviario per lo smottamento di una parte di massicciata fra Arezzo e Indicatore, dovuto alle forti piogge.
Lo sconto del 10% è stato deciso, nell'ambito del contratto di servizio esistente, dalla Regione Toscana "a favore degli utenti abituali del servizio regionale di trasporto pubblico su ferro, in conseguenza dei disagi subiti in occasione dell'ondata di maltempo che colpì la Toscana nei primi giorni di marzo", si legge in una nota. Ed è l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, a precisare: "Si è trattato di un fatto straordinario e nonostante lo sforzo profuso da tutti in quei giorni, purtroppo gli utenti del trasporto pubblico regionale su ferrovia dovettero subire, chi più chi meno, disagi di vario genere".
Non si parla, comunque, di 'rimborso', ma proprio di una misura presa in via eccezionale: "Abbiamo deciso di riconoscere questo che non è e non deve essere inteso come un rimborso o un risarcimento – precisa ancora Ceccarelli – bensì come un segnale di attenzione della Regione verso tutti coloro che scelgono, ogni mese in misura crescente, il servizio di trasporto pubblico, rafforzando la nostra convinzione e l'impegno profuso per la qualificazione del servizio. Si tratta di una misura straordinaria e come tale deve essere intesa".
L'entità dello sconto è stata definita nella misura del 10% considerando il fatto che i disagi, seppure in misure e in forme diverse, riguardarono principalmente tre giorni del mese di marzo, ovvero un decimo dell'intera mensilità di abbonamento.