L’assessore regionale su facebook: “Ora che arriva un bonus del 30% è diventato un contentino: ci voleva del 40%. Tutto sommato è andata bene, uno che deve solo chiacchierare poteva chiederlo del 60-80-110%”. La replica di Da Re: “Caro assessore, non faccia finta di non capire”
Un botta e risposta dai toni decisamente sopra le righe, quello che ha coinvolto sul più popolare dei social network l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, e il portavoce del Comitato dei pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re. Cuore della contesa, il bonus straordinario per i disservizi di luglio, fissato al 30% (di norma i bonus corrispondono a uno sconto dell'abbonamento mensile del 20%) in considerazione della sua misura, appunto, straordinaria.
Da Re aveva parlato di 'contentino', spiegando che i pendolari si aspettavano almeno il 40%, visto che i disservizi erano stati doppi: malfunzionamenti dei condizionatori più ritarid e cancellazioni. "Che ganzo il Da Re! – è il commento di Ceccarelli su facebook – Quando annunciammo un bonus straordinario del 20% in analogia con quello ordinario fece un trionfale comunicato stampa spacciandolo come la vittoria del comitato pendolari (sottinteso la sua).Ora che viene concesso del 30% è diventato un contentino… ci voleva del 40%. Tutto sommato ci é andata bene: uno che deve solo chiacchierare poteva chiederlo del 60-80-110%".
"Fosse stato lui assessore sicuramente lo avrebbe concesso – continua Ceccarelli – anzi: non ce ne sarebbe stato bisogno perché tutto avrebbe funzionato alla perfezione. Peccato che quando ci sono le elezioni e occorre prendere voti scompare, a lui piace vincere facile alzando sempre l'asticella… ma senza mai fare gli esami!".
Non si è fatta attendere la replica di Da Re: "Caro Assessore Ceccarelli, non faccia finta di non capire! Il bonus 'straordinario' già annunciato riguardava i gravi disservizi di luglio per i treni bollenti, quindi solo per la mancanza di aria condizionata che nel Valdarno aveva assunto dimensioni disastrose. La novità è che adesso il bonus straordinario è considerato doppio, perché riguarda anche il rimborso dei ritardi, sempre di luglio, e ricordo il centinaio di treni in tilt, grazie ai due incendi su aree ferroviarie, il 14 e 16 luglio".
"Quindi se adesso il bonus straordinario è doppio, sia per l'aria condizionata che per i ritardi, è evidente che doveva essere proporzionato e doppio anche l'importo, non più al 20 ma al 40% del valore degli abbonamenti, però, se ha ritenuto di fare uno sconto a Trenitalia, i pendolari ne prendono atto. Ma per favore non la butti ancora in polemica politica con me, come se non avesse altri argomenti, e si confronti su cose concrete: per esempio, sul bonus ordinario per i rimborsi dei ritardi ha previsto novità radicali a favore dei pendolari nel nuovo contratto di servizio, che sta per firmare con Trenitalia? Come comitato del Valdarno si è fatto una proposta, ma non so se l'ha notata…".