26, Aprile, 2024

Bekaert, la posizione di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil dopo il tavolo con il Mise

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Per Fiom e Cgil di Firenze, Daniele Calosi ed Enzo Masini, durante l’incontro, hanno dichiarato: “Occorrono trasparenza, rapidità e l’assunzione di un ruolo centrale, ad oggi non esercitato, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico”. Fim e Cisl, Beccastrini e Franchi: “C’è bisogno di trasparenza e certezza di una soluzione industriale, sostenibile, affidabile e duratura”. Uilm UIl, Poggialini: “Stanno lavorando in maniera intensa per costruire una partnership solida insieme alla trafileria con l’obiettivo di presentare un piano industriale completo”

Dopo il tavolo al Mise, in videoconferenza, sulla Bekaert arrivano anche i commenti a caldo delle tre organizzazioni sindacali Fiom Cgiul, Fim Cisl e Uilm Uil.

Sernet, l'advisor incaricato da Bekaert di lavorare per la reindustrializzazione del sito e la salvaguardia occupazionale, ha informato istituzioni e sindacati che ad oggi sono ancora in cassa integrazione 180 lavoratori, di cui 141 operai, 20 operai specializzati e 19 impiegati e quadri.

Fiom Cgil: "Tra le manifestazioni di interesse è ancora presente quella di Trafilerie Meridionali, con un piano industriale da rivedere dopo la crisi dovuta al Covid-19. Vi è inoltre la manifestazione da parte di un grande soggetto industriale italiano, attivo nella produzione di acciaio di cui non sono note le ragioni sociali per vincolo di riservatezza, ed una seconda partnership tra soggetti italiani operanti nella produzione di acciaio e nella trafilatura che stanno elaborando una proposta. Un ulteriore soggetto industriale indiano, non noto, operante nel settore, aveva manifestato un interesse attualmente ritenuto da Sernet congelato ma non ritirato, e resta il progetto della Steelcoop Valdarno di rilevare lo stabilimento per la produzione di hose wire e servizi di manutenzione, affiancata da un partner industriale".

Per Fiom e Cgil di Firenze, Daniele Calosi ed Enzo Masini, durante l’incontro, hanno dichiarato: "Occorrono trasparenza, rapidità e l'assunzione di un ruolo centrale, ad oggi non esercitato, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, cui chiediamo di convocare ad un tavolo tutti i soggetti interessati alla reindustrializzazione. Ad oggi restano solo pochi mesi alla scadenza dell'ammortizzatore, pertanto occorre prevedere momenti di aggiornamento più frequenti (il precedente incontro risale al 16 dicembre 2019) più approfonditi e improntati alla concretezza. Chiediamo inoltre al Ministero, in collaborazione con le istituzioni locali, di verificare l'attenzione riposta alla salvaguardia occupazionale dai parte di tutti i soggetti interessati, senza nessuna esclusione a priori, piuttosto cercando sinergie che garantiscano il riassorbimento dell'occupazione. Come Cgil non accetteremo soluzioni parziali."

Parlano di un nuovo interessamento e della necessità di "puntare con trasparenza su una soluzione industriale sostenibile, affidabile e duratura" Fabio Franchi, segretario generale aggiunto Cisl Firenze-Prato e Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim-Cisl Toscana.

“Dall’incontro di oggi è emerso un nuovo importante interessamento per la reindustrializzazione della Bekaert di Figline Valdarno, che si aggiunge a quelli già conosciuti, ed è una novità che accogliamo positivamente. Come Cisl e Fim abbiamo ribadito che, come chiesto anche dalla lettera dei cento lavoratori nei giorni scorsi, oggi più che mai c’è bisogno di trasparenza e certezza di una soluzione industriale, sostenibile, affidabile e duratura, per i lavoratori della Bekaert. Per un percorso di questo tipo servono soggetti industriali che conoscano il mercato di questo settore, non facile.”

“Il fattore tempo è cruciale – concludono Franchi e Beccastrini – per questo è necessario che tutti gli attori di questa partita decisiva, a cominciare dal Mise, siano in grado di arrivare velocemente a una conclusione e presentare alle organizzazioni sindacali un piano industriale che risponda a queste caratteristiche. In quest’ottica è importante anche che sia chiaro che a coordinare tutta l’operazione è il ministero dello Sviluppo economico e l’advisor Sernet scelto dall’azienda e che non ci sono altri attori in campo. ”

Infine Giuliano Poggialini, Uilm Uil: "L'incontro è stato positivo nonostante la situazione pandemica in corso che ci aveva dato qualche preoccupazione sul proseguimento del processo di reindustrializzazione in atto. Sernet (l’advisor incaricato da Bekaert) ha illustrato la situazione: ci sono in corso 4 interessamenti, di cui uno rimane Trame, ma ha rallentato causa emergenza sanitaria e mancanza del partner industriale, in quanto la grossa acciaieria che doveva partecipare ha deciso di presentare un proprio piano industriale insieme ad un'altra grossa trafileria italiana. Il terzo soggetto era l'acciaieria multinazionale indiana che però non si è fatta più sentire, è poi c'è la fin troppo chiacchierata cooperativa".

"Degno di nota l'interessamento diretto della grossa acciaieria del nord che venerdì scorso ha visitato con accuratezza lo stabilimento, sia da un punto di vista tecnico, macchina, impianti, ecc che di impatto ambientale. Stanno lavorando in maniera intensa per costruire una partnership solida insieme alla trafileria con l'obiettivo di presentare un piano industriale completo di qui ed un mese, entro giugno. Disponibilità da parte di Bekaert e degli avvocati di prorogare di ulteriori 9 settimane complessive di Cigo covid e relativo allungamento e mantenimento dell'accordo su incentivi e buona uscite varie. Con gli avvocati ci dovremo vedere anche per i famosi arretrati relativi alle differenze di scaglioni riguardo il pagamento della cassa dello scorso anno e di altri problemi ancora non risolti, sempre sulla cassa. Per la prima volta era presente anche il sindaco di Firenze e della città metropolitana".

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