29, Dicembre, 2024

Bekaert, la Lega: “Soluzione trovata grazie al Governo”

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Intervengono il responsabile per la Lega a Figline e Incisa, Costantino Ciari, e i consiglieri regionali Jacopo Alberti e Marco Casucci

Sull'accordo siglato nella notte per chiudere la vertenza Bekeart interviene anche la Lega. "Questa soluzione – dice Costantino Ciari, responsabile della Lega per Figline e Incisa – si è potuta realizzare grazie al Governo che con il Decreto Legge n. 109 del 28 settembre scorso e i seguente accordo con la Bekaert ha reintrodotto la Cassa Integrazione per cessazione di attività. Reintroducendo un diritto che un governo “progressista” e “di sinistra” aveva abolito con il job act nel 2015. Se essere “populista”, di “estrema destra” significa rendere la speranza a 318 lavoratori e alle loro famiglie devo riconoscere che sono fiero di esserlo. Non aggiungo altro tranne  la vicinanza ai 318 lavoratori della ex Pirelli e alle loro famiglie. E l’impegno personale e del partito a mantenere viva l’attenzione affinché nel prossimo anno si possa giungere alla soluzione della riapertura dello stabilimento". 

"Siamo, ovviamente, soddisfatti – aggiungono Jacopo Alberti e Marco Casucci, consiglieri regionali della Lega – che riguardo alla delicata questione relativa agli oltre trecento dipendenti della Bekaert si sia trovata una soluzione che tutela decisamente i lavoratori coinvolti. Abbiamo seguito personalmente il lungo iter della problematica dialogando direttamente fuori dai cancelli della fabbrica con i dipendenti e riteniamo che l’accordo sottoscritto in nottata al Mise possa finalmente  portare un po’ di serenità dopo un lungo periodo costellato da ansie e motivate preoccupazioni. In questo modo ci auguriamo che il tempo concesso possa, altresì, consentire di pianificare progetti imprenditoriali costruttivi per l’area di Figline e Incisa. Un plauso – concludono Alberti e Casucci – alla tenacia dei lavoratori e dei loro famigliari che hanno lottato dignitosamente e con la giusta fermezza, difendendo la loro dignità di uomini alle prese con una criticità che poteva avere conseguenze molto pesanti ed ineluttabili per il loro futuro lavorativo". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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