Intervengono il responsabile per la Lega a Figline e Incisa, Costantino Ciari, e i consiglieri regionali Jacopo Alberti e Marco Casucci
Sull'accordo siglato nella notte per chiudere la vertenza Bekeart interviene anche la Lega. "Questa soluzione – dice Costantino Ciari, responsabile della Lega per Figline e Incisa – si è potuta realizzare grazie al Governo che con il Decreto Legge n. 109 del 28 settembre scorso e i seguente accordo con la Bekaert ha reintrodotto la Cassa Integrazione per cessazione di attività. Reintroducendo un diritto che un governo “progressista” e “di sinistra” aveva abolito con il job act nel 2015. Se essere “populista”, di “estrema destra” significa rendere la speranza a 318 lavoratori e alle loro famiglie devo riconoscere che sono fiero di esserlo. Non aggiungo altro tranne la vicinanza ai 318 lavoratori della ex Pirelli e alle loro famiglie. E l’impegno personale e del partito a mantenere viva l’attenzione affinché nel prossimo anno si possa giungere alla soluzione della riapertura dello stabilimento".
"Siamo, ovviamente, soddisfatti – aggiungono Jacopo Alberti e Marco Casucci, consiglieri regionali della Lega – che riguardo alla delicata questione relativa agli oltre trecento dipendenti della Bekaert si sia trovata una soluzione che tutela decisamente i lavoratori coinvolti. Abbiamo seguito personalmente il lungo iter della problematica dialogando direttamente fuori dai cancelli della fabbrica con i dipendenti e riteniamo che l’accordo sottoscritto in nottata al Mise possa finalmente portare un po’ di serenità dopo un lungo periodo costellato da ansie e motivate preoccupazioni. In questo modo ci auguriamo che il tempo concesso possa, altresì, consentire di pianificare progetti imprenditoriali costruttivi per l’area di Figline e Incisa. Un plauso – concludono Alberti e Casucci – alla tenacia dei lavoratori e dei loro famigliari che hanno lottato dignitosamente e con la giusta fermezza, difendendo la loro dignità di uomini alle prese con una criticità che poteva avere conseguenze molto pesanti ed ineluttabili per il loro futuro lavorativo".