23, Novembre, 2024

Bekaert, i lavoratori dell’indotto in consiglio. “Estendete anche a noi la cassa integrazione straordinaria”. Approvata all’unanimità la mozione

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Approvata all’unanimità la mozione.17 lavoratori dell’indotto rischiano di essere fuori dal decreto che reintroduce la cassa integrazione per cessazione. “Chiediamo la stessa dignità di tutti gli altri lavoratori”

Le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell'indotto Bekaert, Cgil, Cil e Rsu, sono stati  ospitati dal consiglio comunale di Figline Incisa in adunanza straordinaria aperta. La richiesta è che i 17 lavoratori che si occupano di cucina, pulizia e sicurezza possano usufruire, come i 318 dipendenti Bekaert, del decreto che reintroduce la cassa integrazione straordinaria per cessazione. 

Approvata all'unanimità la mozione “Bekaert: richiesta della cassa integrazione per i lavoratori dell’indotto”, presentata dall’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale. La normativa stabilisce infatti che, qualora l’appaltatore richiede l’attivazione della cassa integrazione, questa spetta anche ai lavoratori delle ditte appaltanti. I lavoratori dell’indotto Bekaert sono però rimasti esclusi dalla cassa integrazione in quanto la multinazionale belga ha interrotto i contratti con le ditte appaltatrici. Per questo la mozione ha chiesto alla sindaca Mugnai di farsi promotrice “della richiesta di reinserire per questi lavoratori la possibilità di avere la cassa integrazione straordinaria al pari degli altri lavoratori Bekaert”.

La seduta è stata aperta dal sindaco Giulia Mugnai: "Forse si è parlato di meno di questi lavoratori dell'indotto ma sono importanti come tutti gli altri. Il 31 dicembre terminerà il loro lavoro e non sono tutelati. Sarà fondamentale inserire nell'agenda politica la situazione di queste persone che lavorano per Bekaert e che sono rimaste scoperte. Ci facciamo carico a tutti i livelli istituzionali della loro vicenda".

Il rappresentante della Cgil ha spiegato che "la legge prevede la cassa integrazione per i lavoratori dell'indotto delle aziende in crisi a condizione che venga mantenuto l'appalto all'interno della ditta committente. Il decreto reintroduce la cassa integrazione per cessazione ma non prende in considerazione i lavoratori dell'indotto. I contratti si concludono il 31 dicembre. Noi chiediamo la possibilità di modificare il decreto e stessa dignità di tutti gli altri".

Rappresentante Cisl: "Dobbiamo ridare speranza a queste 17 persone. La loro preoccupazione è alta. L'auspicio è la ricollocazione nella reindustrializzazione".

Roberta Cencetti, Rsu: "Sono 18 anni che lavoro prima alla PIrelli e poi alla Bekaert. Vorremmo essere agganciati alla reindustrializzazione. La prossima settimna avremo la terza lettera di licenziamento poi saremo in Naspi. Vogliamo solo la possibilità di continuare a lavorare lì".

Dopo gli interventi dei consiglieri della maggioranza e delle opposizioni, che hanno espresso solidarietà ai lavoratori dell'indotto, la mozione è stata approvata all'unanimità.

Articoli correlati