Alessandro Beccastrini, Fim Cisl Toscana: “per i lavoratori un Natale più sereno. Ora avanti per la reindustrializzazione”. L’azienda: “procede serrato il lavoro per dare attuazione al Piano Sociale, reindustrializzazione e continuità occupazionale”. Daniele Calosi, Fiom Cgil: “grazie alla determinazione dei lavoratori”
Firmato al Ministero del lavoro l'accordo per la Cassa integrazione per cessazione. I lavoratori della Bekaert potranno, dunque, contarci dal primo gennaio. A darne notizia con soddisfazione Fim Cisl, Fiom Cgil e l'azienda. Presenti all'incontro il Vicecapo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Toscana, l’azienda assistita da Confindustria Firenze, l’advisor incaricato le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm.
Stasera alle 22.00 la chiusura delle attività. Usufruiranno della Cig 256 dipendenti dello stabilimento, mentre 62 sono usciti volontariamente.
“Un’intesa importante – commenta il segretario Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini – che consentirà ai lavoratori di Bekaert di passare un Natale più sereno. Finalmente siamo riusciti a far mettere nero su bianco la Cassa, prevedendo anche 3200 euro a titolo di anticipo per i lavoratori per dare loro subito un sostegno in attesa dell’erogazione da parte dell’Inps.”
Buone notizie sembrano arrivare anche sul fronte della reindustrializzazione. “Ci hanno detto – spiega Beccastrini – che l’interesse nel settore acciaio per lo stabilimento di Figline si sta dimostrando alto e che si sono fatti avanti finora 26 soggetti interessati. Di questi 4 proposte sono più avanzate delle altre e due in particolare paiono molto concrete. Questo ci da speranza, ma poiché nessuno finora ha formalizzato né un accorto, né un piano industriale vincolante, manteniamo su questo fronte la massima cautela.”
"I lavoratori dalle 18 di stasera vengono messi in libertà, ma continueranno a percepire lo stipendio fino a fine anno, quando scatterà la Cig. Domattina (sabato) dalle 9,30 alle 11.00, al circolo Mcl Fanin di Figline Valdarno si svolgerà l’assemblea dei lavoratori Fim-Cisl durante la quale saranno illustrati contenuti dell’intesa e fatto il punto sui prossimi passaggi".
Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze: "Durante l’incontro, Serent, l’advisor incaricato dall’azienda per operare alla reindustrializzazione, ha aggiornato il tavolo comunicando che vi sono quattro manifestazioni di interesse rilevanti per lo stabilimento di Figline provenienti da soggetti industriali operanti tutti nel settore siderurgico e delle lavorazioni metalliche. Grazie alla determinazione dei lavoratori, siamo riusciti a reintrodurre la Cassa integrazione, lo strumento necessario per continuare a lavorare alla reindustrializzazione dello stabilimento di Figline che resta il vero obiettivo di tutta la vertenza”.
Soddisfazione è stata espressa anche dall'azienda. L'obiettivo rimane la reindustrializzazione e il ricollocamento: "sussistono i presupposti affinché i progetti di reindustrializzazione e ricollocamento attivo posti in essere dalla Società con la collaborazione dell’Advisor specializzato, in sinergia con le Politiche attive della Regione, possano proseguire positivamente nell’interesse dei lavoratori del sito di Figline".
"Prosegue spedito e con la collaborazione attiva di tutte le parti coinvolte (Azienda e Associazioni datoriali, Istituzioni, Sindacati e Dipendenti) il lavoro finalizzato a dare attuazione al Piano Sociale per i dipendenti di Bekaert, che prevede una pluralità di strumenti, incentivi e attività volti alla reindustrializzazione del sito e a dare continuità occupazionale ai lavoratori".
"Il piano di reindustrializzazione ha come scopo principale il massimo riassorbimento occupazionale dei lavoratori Bekaert, anche con l’aiuto della riqualificazione professionale e in sinergia con le politiche attive regionali. Gli ambiti specifici di ricerca e supporto previsti per i lavoratori interessati sono, oltre alla reindustrializzazione, il ricollocamento attivo, l’outplacement, l’autoimprenditorialità e la riqualificazione. I lavoratori Bekaert che hanno aderito al Programma di Continuità Occupazionale (PCO) sono fino ad ora 253".
"Sul fronte del ricollocamento attivo dei lavoratori presso aziende del territorio, attraverso una fitta rete di contatti, si è provveduto e si sta provvedendo a ricercare offerte di lavoro, ad effettuare il matching tra domanda e offerta, a facilitare e gestire gli incontri conoscitivi c/o le aziende interessate ad assumere, a monitorare tutte le attività fino all’eventuale ricollocamento presso l’azienda. Il ricollocamento attivo prevede condizioni incentivate aggiuntive a favore dei datori di lavoro, oltre a quelle di legge. La riqualificazione professionale del lavoratore, ove necessaria per ottimizzarne il reinserimento nel mercato del lavoro, verrà gestita in sinergia con le politiche attive regionali".