Il gruppo consiliare entra nel merito del documento approvato nella seduta di lunedì. Sul tema sanità, poi, prende posizione anche il segretario del Pd di San Giovanni, Valentina Vadi. “il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno condivide l’iniziativa assunta dai sindaci del Valdarno aretino e fiorentino”
"La definizione di un bacino unico del Valdarno Superiore, territori che per aspetti geografici, culturali, sociali sono omogenei, e le derivanti sinergie tra le relative strutture sanitarie ed ospedaliere faciliterebbero il potenziamento ed il miglioramento dell’offerta sanitaria del nostro territorio", con queste parole il capogruppo consiliare del Pd, Simone Ghiori, spiega il documento approvato nel consiglio comunale di lunedì incentrato sulla sanità e al quale ha preso parte anche il direttore generale della Asl8 Enrico Desideri.
Un documento sintesi dei due presentati dal Pd e dalla lista Per un'altra San Giovanni "che impegna il Sindaco in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino ad attivarsi concretamente nei confronti della Regione Toscana affinché si proceda in sede di definizione della Legge quadro Regionale n.28/2015 ad una riperimetrazione di tutto il Valdarno Superiore Fiorentino ed Aretino” e “a monitorare attentamente le eventuali ricadute che potrebbe avere la suddetta riforma sanitaria in termini di riduzione di personale, di servizi, posti letto e servizi sanitari in genere”.
Simone Ghiori a nome anche del gruppo consiliare di maggioranza continua:
"Il gruppo consiliare del Pd di San Giovanni preso atto dell’intervento del Sindaco, anche in qualità di Presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno, delle affermazioni del Direttore dell’Usl 8 relativamente al futuro del nostro monoblocco, ribadisce la propria ferma contrarietà ad ogni forma di depauperamento del livello dei servizi sanitari attualmente raggiunto nel nostro territorio. Sosterrà ed agevolerà ogni iniziativa volta al potenziamento ed al miglioramento di tali servizi. Al riguardo, pur considerando che le disposizioni previste dal Regolamento sugli standard relativi all’assistenza ospedaliera non interessano il monoblocco della Gruccia, come confermato dallo stesso Direttore Desideri, ritiene di straordinaria importanza il percorso indicato nel documento approvato".
Sull'argomento interviene anche il segretario del partito democratico di San Giovanni, Valentina Vadi. Partendo dall'assunto che sia necessaria la tutela e la difesa della sanità del territorio, del monoblocco, dei livelli dei servizi, delle prestazioni e del personale e nonostante le rassicurazioni del direttore generale della Asl8, Valentia Vadi sottolinea:
"Riteniamo che la legge di riforma del sistema sanitario regionale, legge 28 dell’11 Aprile del 2015, che disciplina l’organizzazione sanitaria e ospedaliera territoriale, non può e non deve danneggiare il Valdarno e i suoi cittadini. La riduzione a tre delle Asl non può penalizzare o declassare dei nodi strategici della rete sanitaria e non deve trasformare il Valdarno nella 'periferia di una periferia'. Il monoblocco di Santa Maria alla Gruccia ha una storia ancorata al proprio territorio, presenta delle eccellenze che devono essere preservate e incrementate. Non deve diventare un presidio di primo livello di base perché ciò sarebbe incoerente rispetto alla sua vocazione originaria e alle ragioni per cui ne fu decisa la costruzione. Nel corso degli anni, infatti, sono stati fatti investimenti pubblici e privati sul monoblocco per incrementare e rendere più efficienti ed efficaci i suoi servizi, come, ad esempio, il reparto oncologico e la radioterapia costruiti grazie al Calcit, o alle nuove specialistiche, come il Centro sul Melanoma della pelle di prossima apertura, che costituiscono un’eccellenza per l’Ospedale del Valdarno".
"Pertanto l’impegno del Partito democratico di San Giovanni Valdarno, si concretizzerà in ogni sede consentita, dalla Usl 8 al governo regionale, e sarà a difesa e tutela del nostro territorio, affinché non sia impoverito e privato delle opportunità di cura e di assistenza pubblica che offre attualmente: vigilare sul monoblocco è garantire ai cittadini del Valdarno il diritto alla salute e alla qualità e vicinanza dei servizi sanitari".
Infine la condivisione di quanto approvato con il documento in consiglio:
"In questa prospettiva l’opportunità che sembra aprirsi è quella della costituzione di un’area vasta del Valdarno superiore che integri il Valdarno aretino con il Valdarno fiorentino, costituisca un unico bacino di utenza, integri e renda complementari, nelle funzioni, il Monoblocco della Gruccia e il Serristori di Figline. Pertanto, il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno condivide l’iniziativa assunta dai sindaci del Valdarno aretino e fiorentino che già si stanno muovendo in questa direzione: inoltre, nell’occasione del Consiglio Comunale aperto, ha chiesto esplicitamente al dott. Desideri di attivarsi in ogni modo, nell’ambito delle sue specifiche competenze di dirigente aziendale, affinché le caratteristiche, le professionalità e i servizi dell’Ospedale di Santa Maria alla Gruccia siano preservati e potenziati anche in futuro".