23, Dicembre, 2024

70 anni dopo, ricordando la visita dell’ultimo Re d’Italia al vecchio borgo. L’iniziativa di Emilio Polverini

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il pomeriggio dell’ 11 febbraio 1945 Umberto II di Savoia, allora Luogotenente Generale dell’esercito italiano, figlio di Vittorio Emanuele III visitò il borgo di Castelnuovo dei Sabbioni. Emilio Polverini, memoria storia del territorio, ripercorre quei momenti insieme a uno dei testimoni, Mario Ruscelli che all’epoca aveva quattro anni

11 febbraio 1945: Umberto II, luogotenente generale dell'esercito italiano, figlio di Vittorio Emanuele III, nel suo giro nell'Italia liberata si fermò a Castelnuovo dei Sabbioni. Mario Ruscelli, all'epoca bambino di quattro anni, era presente. Non ricorda molto di quel pomeriggio ma grazie alla memoria storia del territorio, Emilio Polverini, ha ripercorso quel momento attraverso una foto che lo ritrae accanto all'ultimo Re d'Italia.

"La comunità cavrigliese aveva già pagato a carissimo prezzo la ritirata delle truppe naziste e stava cercando di guardare avanti nonostante fosse stata duramente colpita dagli eccidi del luglio 1944. Nel frattempo, dopo la liberazione di Roma avvenuta il 5 giugno del 1944, il Re Vittorio Emanuele III si ritirò a vita privata nominando Luogotenente Generale dell'Esercito il figlio Umberto II, che divenne entro poco tempo l'ultimo Re D'Italia dal 9 maggio al 13 giugno del 1946".

Umberto III iniziò una serie di visite all'Italia liberata e alle popolazioni distrutte dalle atrocità del conflitto mondiale. L'11 febbraio arrivò a Castelnuovo dei Sabbioni dove venne ricevuto dal Parroco Don Gino Ciabattini e da poche altre persone.

Quel momento storico è stato ricordato grazie a Emilio Polverini che ha ricostruito la visita dell'ultimo Re d'Italia attraverso alcune foto e le testimonianze di coloro che erano presenti. Uno di loro, Mario Ruscelli, in realtà non ricorda molto. Aveva 4 anni nel 1945 e si trovava accanto alla madre quando passò accanto a Umberto II. Dopo 70 anni ha rivissuto quel giorno. 

"Una terra ricca di memorie è indice di una comunità attenta e con un forte senso d'identità – ha dichiarato l'assessore Paola Bonci, presente al ricordo – Lo dimostra questo luogo che è stato testimone di alcune delle immagini più tristi del territorio. È dovere e obbligo dell'amministrazione conservare, cogliere e preservare queste testimonianze in particolare se vengono dai nostri cittadini".

"Non tutti i comuni – ha affermato il Vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni – credo possano affermare di avere a disposizione una fonte di memoria e di storia locale come Cavriglia può dire di avere con Emilio Polverini. Oggi, anniversario fra l'altro dei patti Lateranensi e anniversario della visita a Cavriglia dell'ultimo re d'Italia, senza Emilio che ci ha fornito foto ed informazioni di questo evento, non potremmo provare a ricostruire tasselli del nostro passato che contribuiscono a rafforzare e ad unificare la memoria collettiva. Un patrimonio di assoluto valore che grazie a persone come Emilio Polverini, ricordo cittadino dell'anno 2014 per la nostra comunità, oggi possiamo dire di provare a salvare ed a conservare per costruire un tessuto sociale diverso nel nostro domani".

 

Articoli correlati