Venerdì 22 settembre alle 17:30, presso la Casa della Cultura di San Giovanni Valdarno, l’attore e conduttore Fabio Canino presenterà il suo ultimo libro, “Le parole che mancano al cuore”, in dialogo con la giornalista Francesca Muzzi. L’evento è organizzato dal Comune di San Giovanni Valdarno all’interno della Rete Ready, dedicata alla promozione dei diritti delle persone LGBTQ+.
Ad intervistare Canino la giornalista del Corriere di Arezzo e scrittrice Francesca Muzzi. Parteciperanno anche Marco Merli, presidente del comitato Biancoazzurro e Maurizio Minghi presidente Marzocco Sangiovannese settore giovanile. I saluti istituzionali saranno invece affidati al sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, all’assessore alle pari opportunità Laura Ermini e alla presidentessa Chimera Arcobaleno arcigay di Arezzo Veronica Vasarri.
Il libro di Canino offre un’immersione profonda e toccante nel mondo del calcio, esponendo le ipocrisie e i pregiudizi che permeano questo sport. Ma al di là della trama che si snoda tra i campi da gioco, il libro è innanzitutto una struggente storia d’amore. Si pone la domanda: “Com’è possibile che l’amore, che per molti è la cosa più semplice del mondo, possa rivelarsi così complicato per due persone come i protagonisti di questa storia? E alla fine, riuscirà comunque a trovare la sua strada?”.
La storia si concentra su Matteo, un calciatore di serie A che ha sempre dovuto nascondere la sua omosessualità a causa degli stereotipi e delle pressioni del mondo del calcio. Per lui, l’amore è stato sinonimo di incontri segreti, una vita nell’ombra lontano dagli occhi indiscreti. Tuttavia, con l’inizio del nuovo anno, tutto cambia con l’arrivo di Thiago, un talentuoso calciatore brasiliano che condivide la stessa squadra di Matteo. Tra i due, scocca una scintilla, un’attrazione profonda che sfida le convenzioni e le resistenze interiori.
Questo evento non è solo una presentazione letteraria, ma anche un’opportunità per affrontare tematiche attuali e urgenti. Si discuterà della persistente presenza di ambienti maschilisti e ostili nel mondo del calcio e del modo in cui gli stereotipi possono ostacolare la vita delle persone LGBTQ+. In sintesi, l’obiettivo principale di questa iniziativa è dare “un calcio all’omofobia” e promuovere una maggiore accettazione e comprensione delle persone LGBTQ+ sia nello sport che nella sua società in generale.
