Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni gremita per assistere alla conferenza di Massimo Cacciari su “Masaccio – Beato Angelico, quale volto del Crocefisso?”.
L’iniziativa è rientrata negli ultimi appuntamenti che il Comune di San Giovanni Valdarno, con il Museo delle Terre Nuove, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, Casa Masaccio, Centro per l’arte contemporanea e l’Associazione MUS.E ha organizzato per avvicinare il pubblico alle opere e ai temi della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”.
Non è la prima volta che Massimo Cacciari arriva nella città del Marzocco: nel 2011 tenne una conferenza sul tema “Beato Angelico e l’umanesimo” e, 5 anni dopo, nel 2016, una lectio magistralis sul libro “Il potere che frena” (edizioni Adelphi). Molti i saggi nei quali affronta l’iconografia religiosa, e in particolare l’annunciazione, la Madonna con Bambino e la crocefissione, con costanti riferimenti alle opere di Masaccio e del Beato Angelico. Nel 2017 ha scritto “Generare Dio” e nel 2020, insieme al direttore d’orchestra Riccardo Muti, ha dato vita al libro “Le sette parole di Cristo”. La loro conversazione mette in parallelo l’iconografia della “Crocifissione” di Masaccio con “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” di Franz Joseph Haydn.
“Concludiamo questi quattro mesi e mezzo, che hanno visto San Giovanni proporre un focus su Masaccio e Beato Angelico con tre iniziative di assoluto rilievo”, hanno dichiarato il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi. “La prima, il ritorno a San Giovanni del filosofo Massimo Cacciari. Negli ultimi anni Cacciari, già professore di Estetica, ha indirizzato i propri studi sull’iconografia religiosa nell’arte, con frequenti riferimenti a Masaccio e all’Angelico. Proprio all’Angelico dedicò una partecipatissima conferenza a San Giovanni qualche anno fa. Questa volta, Cacciari – nello spirito della mostra che abbiamo organizzato nell’ambito di Terre degli Uffizi – ha esteso il suo sguardo al rapporto/dialogo tra Masaccio e Angelico, proprio come è stato nello spirito e nell’intenzione della mostra: due grandissimi e riconosciuti Maestri, tra i massimi esponenti del Rinascimento, due visioni diverse (se non opposte) di rappresentare il rapporto tra l’uomo e il sacro. La mostra ‘Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura’ è stata anche l’occasione per valorizzare un intero territorio, il Valdarno, e il contributo che ha dato alla nascita del Rinascimento nell’arte. Di qui l’idea di segnalare con forza la presenza di Masaccio e, in particolare, dei ‘masacceschi’, della famiglia di Masaccio, nel nostro territorio. Chiude la tre giorni di iniziative – e anche la mostra – il premio Strega Tiziano Scarpa, che regala a San Giovanni il suo spettacolo di poesia ‘Profittevoli esempi di vizio e di virtù’, che da qualche mese sta portando con notevole successo nei luoghi di cultura di tutta Italia, e che si lega idealmente anche alla mostra ‘Pupille’, esposta in Casa Masaccio, della quale Scarpa ha seguito con molto interesse lo sviluppo e le integrazioni/attività online, divulgate attraverso le newsletter e i canali social. Un vero privilegio, quindi, per le nostre attività culturali, poter concludere una mostra così prestigiosa, che ci ha dato moltissime soddisfazioni, che ha riportato San Giovanni al centro di un dibattito nazionale sull’arte rinascimentale, con tre iniziative di grande pregio e di grande lustro”.