Il Festival dei Popoli di Firenze è stato recentemente ospite di una straordinaria opera cinematografica che ha portato alla ribalta una storia unica di eccellenza artigianale e simbiosi con la natura. Il documentario “Manna Man,” diretto dal regista Walter Bencini e presentato dalla CNA Cinema e Audiovisivo Arezzo, è un tributo a Giulio, l’uomo noto come il “Manna Man,” un vero custode delle tradizioni e della natura.
Il film, selezionato nella categoria “Toscana Doc,” ci trasporta nella pittoresca Sicilia, dove Giulio, un contadino con una folta barba bianca e uno sguardo penetrante, ha dedicato la sua vita a conferire dignità alla figura del contadino e alla preziosa sostanza conosciuta come la manna. La sua professione ufficiale è quella di “Mannicoltore,” ma per Giulio, va ben oltre il mero lavoro agricolo. È un filosofo della natura, con una profonda saggezza che intreccia l’arte del coltivare con una connessione spirituale con il mondo naturale.
Giulio è uno dei pochi produttori di manna rimasti al mondo, e ha svolto un ruolo cruciale nel preservare questa sostanza mistica e ancestrale dalla minaccia dell’estinzione negli anni ’80. Ha fatto ciò puntando sull’alta qualità del prodotto e inventando nuove tecniche per la raccolta e la conservazione. La manna, con le relative tecniche produttive e le tradizioni culturali ad essa legate, è stata persino iscritta nel registro dei beni immateriali dell’umanità, patrocinato dall’UNESCO, e Giulio è stato designato custode di questo prezioso patrimonio.
Bencini: “Racconto una storia unica, che parla di eccellenza e simbiosi con la natura”
Il documentario di Bencini ci offre uno sguardo magico e spirituale sulla vita di Giulio, che emerge come un faro di speranza e riscatto per tutti coloro che credono nell’importanza di preservare la natura e le tradizioni del passato. La sua saggezza e il suo coraggio sono un esempio vivente di come la bellezza e la potenza della cultura antica possano ancora ispirare e arricchire il nostro presente e plasmare il nostro futuro.
Il destino di questo mondo antico è affidato a uomini come Giulio, che con il loro impegno, la loro voce e il loro esempio, continuano a difendere la bellezza e la saggezza delle loro terre. “Manna Man” è un tributo a questo straordinario uomo e al suo prezioso contributo alla preservazione della tradizione e della natura. Il documentario dimostra che il futuro dell’artigianato e della sostenibilità è nelle mani di individui come Giulio, che incarna lo spirito del “saper fare.”
Il direttore generale della CNA Arezzo, Edi Anasetti:” Siamo orgogliosi di presentare al pubblico del Festival dei Popoli questa storia di passione artigiana che sa coniugare tradizione e innovazione. Il documentario di Bencini dimostra come il futuro dell’artigianato sia nelle mani di giovani creativi, in grado di valorizzare il patrimonio di conoscenze delle nostre radici”.