06, Maggio, 2024

Dalla passione per la storia alla scrittura di due romanzi: l’esperienza di un giovane valdarnese

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Si chiama Alessio Caccia, classe 89, il giovane figlinese autore di due romanzi editi con Porto Seguro: L’elmetto tra le foglie e Il rosso oltre il verde – Una  storia sul mostro di Firenze. Il ragazzo, diplomato geometra e gestore di un bar col padre, nutre dall’adolescenza una passione per la storia, che troverà poi la sua parte creativa nella scrittura.

A proposito della genesi dei romanzi e della passione per la scrittura, Alessio racconta:” Già dalle superiori mi piacevano le materie umanistiche e trovavo soddisfazione nei temi e nello studio della storia. In quinta superiore mi appassionai alla storia e approfondii la parte della seconda guerra mondiale tanto da provare a scrivere un primo libro; praticamente un romanzo storico che però è rimasto nel cassetto e che ancora ad oggi non è edito. Col tempo poi mi sono appassionato alla vicende di cronca nera”.

Dunque nasce Il rosso oltre il verde; dalla passione per le vicende del Mostro di Firenze. Dalla raccolta di materiale alla scrittura del romanzo, come hai proceduto? “Mi sono imbattuto sull’argomento ed ho iniziato ad approfondirlo tramite la visione video, docufilm, testimonianze e processi, poi il dialogo con alcune conoscenze di parti interessate. Da lì, insieme alla visione di un docufilm in particolare sulle coppie vittime del Mostro, l’idea di voler lasciare qualcosa di mio, un piccolo segno su una vicenda discussa e narrata da anni e ancora viva e accesa sia a livello locale che nazionale. Quindi ho provato a scrivere il romanzo.” Quindi il focus è sulle coppie? “Si, ho capito che poteva essere essere interessante fare una ricostruzione dei fatti, seppur romanzata, affrontando anche la parte che parlava delle vittime, in particolar modo della vita delle coppie quindi il tipo di approfondimento è stato questo. C’è anche fantasia, anche se i racconti sono verosimili. Quindi un mix tra ricostruzione storica e fantasia.”

C’è un altro romanzo, uscito da appena un mese, L’elmetto tra le foglie, di cosa parla? da cosa nasce? “In realtà, il primo libro che ho scritto, come ho accennato prima, non è edito ed è il racconto in prima persona di un ragazzo che prende parte alla resistenza. Questo mi serve per dire che ne L’elmetto tra le foglie ho operato un cambio di prospettiva: è un soldato tedesco che racconta. Prendendo spunto dall’eccidio di Civitella, avvenuto abbastanza vicino a dove stiamo noi ho provato a immaginare, come se fossi io quel soldato. Dunque la narrazione comincia dall’eccidio per diventare avventurosa ed avvincente perché mostra quello che potrebbe succedere a questo soldato sdopo aver preso parte all’eccidio. Gli succedono cose che gli cambieranno la vita, il finale tende allo strappalacrime, cerco un po’ di emozionare il lettore.”

Che dimensione ha la scrittura nella tua vita?” Una passione che per adesso rimane un hobby più consistente. Cerco di farmi conoscere ma rimango coi piedi a terra. Quando ho scritto Il rosso oltre il verde, ho pensato che potesse valere la pena buttarsi e provare a pubblicare il libro. Ho proposto subito lo scritto a Porto Seguro, puntando soprattutto sul tema, convinto che potesse essere interessante. Evidentemente anche per loro è stato così ed anche la seconda pubblicazione è andata a buon fine. Nella vita gestisco un bar a San Giovanni Valdarno, da ormai cinque anni, in Piazza della Libertà, dove ho allestito un piccolo angolo dedicato ai miei libri, così da poter incuriosire le persone e perchè no, se interessate, dargli la possibilità di comprarli.” In questo momento stai scrivendo qualcosa? “No in questo momento diciamo che sto progettando; penso d’estate, raccolgo idee e scrivo d’inverno, o almeno così ho fatto fino a questo momento.”

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