Un nuovo appuntamento con Materiali in Scena al teatro Comunale di Cavriglia. Questa volta i protagonisti sarnno Chiara Cappelli con le musiche di Arlo Bigazzi e Flavio Ferri nello spettacolo “Resterò testimone – Storia di un’ancella, di Penelope e del Potere”. L’evento è fissato per mercoledì 7 dicembre alle 21.30 ed è organizzato organizzato dal Comune di Cavriglia e dalla Materiali Sonori.
In questo lavoro teatrale Chiara Cappelli affronta il racconto omerico in un intercalare tra i ricordi e le riflessioni di un’ancella, la voce della regina d’Itaca e la poetica del testo tradotto da Ippolito Pindemonte nel 1822. Una delle originalità di questo lavoro sta nel decentrare il fuoco dal ritorno di Ulisse, dal suo viaggio e la vendetta per concentrarsi sulle questioni di potere. Arlo Bigazzi spiega:”È una lettura diversa dal solito. Qui Penelope non è la moglie che aspetta il prode marito. Ma una donna di potere, che il potere difende. Un racconto fatto dall’occhio di una sua ancella che da Penelope è affascianata nel rigore e nell’astuzia quanto attenta al suo carattere di donna cinica, che assolve le proprie mancanze per la difesa di un regno, dell’ordine, della disciplina e del potere.”
Bigazzi spiega la genesi dello spettacolo:”Chiara fu coinvolta in un progetto sull’Odissea dove vari attori affrontavano un libro. Approfondendo la storia, le piacque l’idea di raccontare la storia non dal punto di vista dei vincitori, ma quella dei vinti. Così ci incontriamo ancora, dati i tanti lavori fatti insieme, per scrivere questo spettacolo”. Rievocando uno dei più sanguinosi capitoli del ritorno a casa di Ulisse, Cappelli s’immerge in un limbo sospeso nei modi dell’insolita narrazione, servendosi della testimonianza dell’ancella che ripercorre le vicende accadute intorno e a causa di Penelope che qui, libera dall’immagine di simbolo fiabesco di fedeltà coniugale, veste i panni della donna che è: una donna di potere, coriacea e stanca al tempo stesso, ma pari in freddezza e astuzia all’uomo che approderà a Itaca.
I protagonisti concludono:” Con questo spettacolo ci piacerebbe arrivare a sensibilizzare su una riflessione che riguarda le persone che detengono il potere, un po’ a tutti i livelli; e porsi delle domande simili a quelle che si pone l’ancella, come “Perché amministrare un regno non permette né posizioni intermedie, né restrizioni?. Riflette sulla non straordinarietà e l’egoismo della gente di potere e si chiede come Penelope possa permettere violenze e soprusi per raggiungere i propri fini”
A rendere lo spettacolo completo sono le musiche dell’inconsueto sodalizio tra Flavio Ferri, qui con synth, chitarra, basso, theremin e Arlo Bigazzi, qui con basso elettrico, devices. Polistrumentista, produttore, membro della storica band Delta V e collaboratore di Gianni Maroccolo, il primo; bassista, produttore, autore e co-fondatore della storica etichetta indipendente Materiali Sonori, il secondo. Incontratisi per l’ “Alfabetiere Majakovskij!”- un ulteriore tassello che è andato ad aggiungersi al progetto transmediale “Majakovskij!”, ideato da Arlo Bigazzi e Chiara Cappelli – i due musicisti hanno poi trovato molti punti in comune e un modo di dialogare e confrontarsi, realizzando, in altre esperienze avute insieme, inconsuete e originali atmosfere e ambientazioni sonore.