Si alza forte, dalla commemorazione di Meleto, “L’urlo della memoria”: l’impegno di ricordare, ogni anno, le stragi naziste e i 192 civili maschi innocenti, che furono trucidati nell’estate del 1944 nelle frazioni cavrigliesi di Meleto, Castelnuovo, Massa dei Sabbioni e San Martino. Una celebrazione che ritorna puntuale ogni anno, con l’obiettivo di non dimenticare, ma anche di trasmettere questa memoria alle giovani generazioni.
Un appuntamento che non può mancare, quello con la memoria della serie dei terribili massacri messi in atto dall’Unità Hermann Goering della Wehrmacht: dopo le celebrazioni solenni con la Santa Messa presso il Monumento ai Caduti di Meleto, e gli interventi delle autorità, a chiudere la mattina, l’inaugurazione delle targhe commemorative nelle aie dei massacri e al Monumento stesso, realizzate in collaborazione con l’associazione “Meleto vuole ricordare”.
“Il 4 luglio è il giorno più significativo dell’anno per la comunità e la storia di Cavriglia, ed è importante esserci – ha detto il sindaco Leonardo Degli Innocenti o Sanni – non solo per il presente, ma anche per trasmettere questa memoria alle giovani generazioni. Da questo giorno deve emergere un forte sentimento di ripudio verso le guerre e le ideologie che le alimentano, e dobbiamo essere bravi a coinvolgere i giovani perché il rischio che quello che è accaduto possa accadere di nuovo è purtroppo concreto. Dobbiamo tenere alta l’attenzione”.
A fianco del sindaco la senatrice Roberta Pinotti, Presidente della Commissione difesa, che ha commentato: “La scuola è presidio fondamentale per trasmettere la memoria ai giovani, ma io penso che, soprattutto oggi che molti testimoni diretti di quegli eventi non ci sono più, la testimonianza forte deve venire dalle comunità, come avviene qui a Cavriglia. Solo così i giovani possono conoscere le storie delle persone dentro la tragedia della storia, tasselli fondamentali perché il male non prevalga e la storia non si ripeta”.
I momenti dedicati alla memoria delle stragi naziste si erano aperti sabato sera con la presentazione del libro “Muoio per te, Cavriglia 4 luglio 1944: un massacro che l’Italia ha dimenticato” edito da Longanesi e scritto da Filippo Boni. Il testo narra proprio alcune vicende legate al passaggio del fronte e agli eccidi, attraverso ricostruzioni storiche e testimonianze; ad accompagnare la lettura di alcuni brani, le testimonianze video facenti parte del documentario “Albero infinito” a cura di MACMA, recentemente installato nel museo “MINE” nel vecchio Borgo di Castelnuovo.