Mercoledì 31 luglio alle ore 21, presso il Giardino Ardenza, l’Amministrazione Comunale di Cavriglia inaugurerà un’opera dedicata a Francesco Nuti, artista poliedrico che trovò ispirazione in questo luogo per il suo celebre film “Madonna che silenzio c’è stasera”.
L’evento, intitolato “Madonna che silenzio c’è…..a Cavriglia”, segnerà non solo l’apertura del nuovo parco pubblico, ma anche la presentazione di una statua in memoria di Nuti. La cerimonia vedrà la partecipazione del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, di Alessio Bigini di Maker House, autore dell’opera, e dell’ex Sindaco Enzo Brogi, che ricorderà l’aneddoto della nascita del film. La serata sarà arricchita dalla proiezione del film “Madonna che silenzio c’è stasera”, che Nuti concepì proprio grazie all’atmosfera silenziosa di Cavriglia.
Francesco Nuti, noto per il suo talento versatile nel cinema, teatro, cabaret e musica, era profondamente legato a Cavriglia. Il film “Madonna che silenzio c’è stasera” nacque da un episodio vissuto proprio in questo paese: durante una notte silenziosa, seduto su una panchina con Enzo Brogi dopo una partita di biliardo, Nuti esclamò “Madonna che silenzio c’è a Cavriglia”, ispirando il titolo della pellicola.
L’Amministrazione Comunale ha deciso di onorare l’artista con una statua e una panchina, simboli del suo legame con il territorio e della sua carriera interrotta prematuramente da una grave malattia. La statua, realizzata con cura da Alessio Bigini, rappresenta un omaggio sentito a un artista toscano di straordinario talento e sensibilità. La serata di inaugurazione sarà un’occasione per ricordare e celebrare Francesco Nuti, la sua arte e il suo impatto sulla comunità di Cavriglia, con una cerimonia che unisce cultura, memoria e riconoscenza.
“L’Amministrazione cavrigliese ha voluto onorare la memoria di Francesco Nuti riconoscendogli uno spazio all’interno del nuovo parco pubblico presso l’Ardenza – esordiscono il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e l’Assessore alla Cultura Filippo Boni – “questo a voler significare il forte legame di Cavriglia con l’artista, esaltandone le doti e le innegabili capacità di coinvolgere il pubblico”.