23, Luglio, 2024

Santa Lucia a Sagona: la chiesa nascosta nel bosco di Loro Ciuffenna

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Nel Comune di Loro Ciuffenna, superando il paese nella direzione delle frazioni montane, si trova la chiesa di Santa Lucia a Sagona. L’edificio è posto sull’antico sentiero poco a valle della strada che attraversa le case dell’omonima frazione, in prossimità di un ponte in pietra che attraversa il Borro di San Clemente; le indicazioni con l’inizio del sentiero per raggiungerla si trovano sulla strada principale. 

Storia e descrizione tecnica della chiesa. La chiesa di Santa Lucia a Sagona ha una storia documentata che risale al XIII secolo, quando dipendeva dalla pieve di Gropina (come attestato anche in Paolo Baroni, La Trappola feudo dei Ricasoli, Mauro Mugnai edizioni, 1992). Purtroppo non ci sono molte informazioni temporali che riguardano la chiesa in sè per sè. Il suo aspetto architettonico romanico è caratterizzato da una struttura ad aula unica con un’abside semicircolare e una monofora strombata tamponata. La costruzione è realizzata in pietra arenaria, che le conferisce un aspetto affascinante e storico.

L’Affresco di Santa Lucia. Nonostante la chiesa sia attualmente chiusa, si può osservare da uno spioncino il suo interno. Questo grazie a un buco nel tetto che fa entrare la luce necessaria per vedere che in fondo alla chiesa c’è un affresco di scuola fiorentina che raffigura la Madonna in trono che allatta il Bambino, circondata da Santa Lucia e San Sebastiano. L’affresco, datato al 1490, è un esempio straordinario della maestria artistica del periodo. La figura della Madonna è rappresentata in modo tale da unire la sua dimensione terrena, nell’atto di allattare, con la sua dimensione divina.

Foto di repertorio.

Tuttavia, la bellezza di questa chiesa è gravemente minacciata da una serie di sfide. Innanzitutto, la chiesa è situata su un terreno franoso, che ha causato un cedimento strutturale significativo. Attualmente, una frana di dimensioni considerevoli si è avvicinata a meno di un metro dalla porta d’ingresso, rendendo l’intera area inizialmente pericolosa. Per questo motivo, la chiesa è stata a lungo recintata e l’accesso è vietato.

Questa chiesa romanica è ormai totalmente abbandonata. La vegetazione la sta inghiottendo e sempre meno chiara è diventata la strada per raggiungerla. Il restauro è necessario per proteggere l’edificio e l’affresco all’interno da ulteriori danni.

Oltre alla sua importanza storica e artistica, la chiesa di Santa Lucia a Sagona è avvolta da leggende popolari come evidenziato anche dal CAI Valdarno – Molte donne della zona portano il nome di Lucia, il che suggerisce un legame profondo con il luogo di culto; nei dintorni è presente una sorgente chiamata “Fonte Lattaia”. Inoltre, il toponimo “Sagona” ha radici etrusche, aggiungendo un elemento di mistero e antichità al luogo.

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