28, Marzo, 2024

Terza Giornata Nazionale in memoria delle vittime della pandemia. Più di trecento in Valdarno

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il 18 marzo di ogni anno si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, istituita formalmente il 17 marzo 2021. La data scelta è quella in cui tre anni fa, nel 2020, i camion militari carichi di bare sfilarono per Bergamo, diventando il simbolo della pandemia in Italia. In occasione della Giornata nazionale, gli edifici pubblici espongono le bandiere a mezz’asta: anche in Valdarno.

Qui, nei comuni valdarnesi, le vittime che il Covid-19 ha lasciato sono state oltre trecento, secondo i dati pubblicati da Ars Toscana.

Tanti furono purtroppo gli anziani, in particolare il contagio colpì duramente nelle case di riposo di Bucine e di Montevarchi. Ma i decessi non furono soltanto nella fascia più anziana della popolazione: in Valdarno vittime furono anche più giovani.

I nomi di Graziano Gioli e Patrizia Bernacchioni sono quelli rimasti forse più impressi nella memoria collettiva. Sangiovannesi, morirono nella primavera 2020, a distanza di 17 giorni l’uno dall’altro. Lei, insegnante, una vita spesa per la famiglia e la comunità per tanti anni volontaria nel Calcit Valdarno e lui ex dipendente Enel, grande presidente della Marzocco sangiovannese, la realtà azzurra che si occupava dei più giovani. Erano conosciuti, stimati e amati. La loro morte gettò nello sconforto l’intero Valdarno e forse, per la prima volta, le persone si resero conto quanto il Covid 19 fosse spietato e potesse toccare anche persone molto vicino a loro.

In loro memoria, i figli Chiara e Gianluca hanno scritto il libro “Dopo il naufragio”, un viaggio  nella storia della loro famiglia, con l’obiettivo di lasciare un segno del proprio dolore e di condividere pubblicamente un dramma terribile che però può essere fonte di riflessione e crescita; un libro che racconta anche le storie anche di altre vittime del Covid: il barbiere storico del Porcellino, un ex presidente della Sangiovannese, una maestra, due storici commercianti, alcuni anziani, malati, guariti, medici, infermieri, volontari.

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati