Si chiama TES, Thermal Energy Storage, ed è il primo sistema di accumulo di energia al mondo basato sulle rocce. Il progetto nasce dalla sinergia tra Enel e Brenmiller energy ed è stato realizzato su scala industriale nel sito di Santa Barbara, nel comune di Cavriglia.
Spiega questo importante progetto Ernesto Ciorra, direttore Innovability di Enel: “E’ un progetto rivoluzionario a livello mondiale. In un impianto termico abbiamo messo una batteria che non ha alcun elemento critico, alcun materiale raro, alcuna dipendenza geo-politica. Noi usiamo pietre che si possono trovare in ogni parte del mondo. Le scaldiamo con i vapori della Centrale e quando serve di riavere calore fino a 600 gradi abbiamo la capacità di riavere quel calore. E’ una batteria che potrà essere alimentata da rinnovabili: qualunque rinnovabile potrà essere adoperata per scaldare pietre che tengono la temperatura e quando abbiamo bisogno di calore possiamo metterci acqua e ottenerlo. Questo sistema può essere utilizzato per decarbonizzare settori che necessitano di calore ad alte temperature usando rinnovabili e pietre. Ci sono grandi vantaggi per impianti termici che sono la diminuzione dei combustibili fossili, la possibilità di accendere l’impianto molto più velocemente, di avere riserve che fino a 5 ore sono migliori di una batteria al litio. Questa soluzione arriva fino a 600 gradi ma stiamo valutando con un’azienda italiana un’altra che è complementare e che riguarda temperature dai 700 fino ai 1200 gradi. Il nostro obiettivo è quello di decarbonizzare completamente le aziende che usano combustibili fossili per avere calore e vogliamo farlo senza alcuna dipendenza geo-politica, da materie rare o preziose che sono oggetto spesso di guerre e soggette a fluttuazioni finanziarie”.
“Questo progetto nasce dalla cooperazione di due governi, italiano e israeliano, noi abbiamo trovato questa start up grazie alla app che abbiamo dal 2016 in Israele. E abbiamo chiesto al governo israeliano di farlo in Italia portando 1 milione di euro per rendere qui il primo caso di decarbonizzazione possibile grazie all’uso di pietre e di rinnovabili. Oltre al risparmio noi abbiamo l’ indipendenza dalle fluttuazioni di mercato”.
Costruire presso il sito italiano di Santa Barbara un sistema innovativo di accumulo termico, completamente sostenibile e in grado di accelerare la transizione energetica è stato l’obiettivo del progetto TES (Thermal Energy Storage). L’integrazione del TES con l’impianto esistente ha permesso a Enel e Brenmiller di validare la tecnologia sul campo, in condizioni operative sfidanti e su grande scala. Il sistema permette una riduzione dei tempi di avviamento dell’impianto e una maggiore velocità nelle variazioni di carico, caratteristiche di performance necessarie per permettere una crescente penetrazione delle rinnovabili. Il sistema potrà essere impiegato per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dalle fonti rinnovabili sotto forma di calore per offrire servizi di decarbonizzazione a clienti industriali e per integrare soluzioni di accumulo di lunga durata con gli impianti rinnovabili.
Brenmiller Energy ha sviluppato la tecnologia in Israele ed ha fornito il sistema di accumulo; Enel ha integrato il sistema con l’impianto di Santa Barbara e ha contribuito a validarne le prestazioni in ambiente reale. La tecnologia TES utilizza un processo di carica e scarica in due fasi per fornire energia termica. Nella fase di carica, il vapore generato dall’impianto di Santa Barbara passa attraverso tubi per riscaldare rocce frammentate adiacenti; nella fase di scarica, il calore accumulato viene rilasciato per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore per produrre elettricità. Il sistema TES, primo nel suo genere, ha la capacità di immagazzinare fino a circa 24 MWh di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per 5 ore, garantendo una significativa resilienza all’impianto.
“Flessibilità e adeguatezza sono due componenti fondamentali di un sistema elettrico efficiente ed affidabile, che possono essere fornite in modo sempre più efficiente dagli accumuli – ha dichiarato Salvatore Bernabei, Direttore Enel Green Power e Thermal Generation di Enel. “Questa sperimentazione ci permette di validare una famiglia di tecnologie innovative e sostenibili nel segmento degli accumuli di lunga durata, che permetteranno un’integrazione sempre maggiore delle rinnovabili nella rete”.
Avi Brenmiller, Presidente e CEO di Brenmiller Energy, ha così commentato: “Il nostro sistema TES presso la centrale Enel di Santa Barbara, in Toscana, è il primo di questo tipo con un accumulo di energia termica su scala utility e offre agli utenti commerciali e industriali una strada percorribile verso la decarbonizzazione. Il TES inoltre rende possibile l’integrazione di ulteriori fonti rinnovabili in rete con maggiore affidabilità. Riteniamo che il successo di questo progetto rifletta il tipo di collaborazioni innovative necessarie per la transizione dell’economia globale da un contesto di forte, anche se in diminuzione, dipendenza dai combustibili fossili, verso la realizzazione di reti su cui viaggia energia pulita al 100%, flessibile e conveniente.”
“Questa inaugurazione – ha detto Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana – conferma che il territorio toscano ha un ruolo centrale per l’energia, sia per la produzione che per l’innovazione. Accogliere la sostenibilità significa oggi far bene all’ambiente, attrarre investimenti e creare valore, per questo siamo particolarmente contenti della scelta di Enel di testare qui a Santa Barbara, da sempre terra di lavoro e di ingegno, nuove tecnologie che potranno essere applicate su scala mondiale. La Toscana è già una delle regioni italiane più virtuose con oltre il 50% dell’energia autoprodotta da fonti rinnovabili e un tessuto di ricerca e innovazione importante, oggi compiamo un nuovo passo nel futuro con l’auspicio che sia un ulteriore contributo per superare la crisi energetica”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni.
“Celebriamo oggi un’esperienza di cooperazione italo-israeliana di successo grazie alla quale l’Italia beneficerà di un’innovativa soluzione made in Israel per lo stoccaggio energetico”, ha detto l’Ambasciatore designato d’Israele in Italia, Alon Bar. “Una tecnologia che rileva nella ricerca internazionale di soluzioni di energia pulita per far fronte all’attuale crisi energetica mondiale. Il partenariato Brenmiller Energy-Enel si concretizza come una prosecuzione dell’impegno profuso dall’Ambasciata d’Israele nel promuovere il protocollo di collaborazione tra Israel Innovation Authority ed Enel sottoscritto nel 2015. Ciò ci rende particolarmente felici ed entusiasti nel continuare ad aiutare tali società a prosperare”.