Formare i titolari o i lavoratori di alcune attività, affinché siano in grado di riconoscere i segnali di disagio e di violenza sulle donne, imparino come intercettare richieste di aiuto anche non esplicite, offrendo supporto o aiuto concreto. È con questo obiettivo che dal 1 ottobre, e fino a fine mese, il comune di Figline e Incisa ha aperto una indagine esplorativa per raccogliere adesioni sulla partecipazione a corsi gratuiti di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, che saranno organizzati questo inverno. Un’iniziativa che, nello specifico, è rivolta a titolari e dipendenti di attività più ‘familiari’ per le donne: ad esempio parrucchieri, estetiche, ma anche esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, che svolgono l’attività all’interno del territorio comunale e che possono rappresentare luoghi dove, grazie alla confidenza e alla familiarità, le donne possano sentirsi più libere di aprirsi e chiedere aiuto in caso di situazioni di violenza.
I corsi avranno una durata massima di due ore, si terranno durante i mesi invernali e potranno accogliere fino a 30 partecipanti ciascuno. Le candidature, fino al 31 ottobre, possono essere inviate tramite l’apposito modulo (qui tutte le informazioni). L’avviso è stato inviato anche alle associazioni di categoria coinvolte, per raggiungere più partecipanti possibili, mentre nei prossimi mesi si lavorerà per estendere la formazione anche ad altre categorie professionali che operano a stretto contatto con il pubblico.
I corsi, gratuiti, serviranno a fornire strumenti pratici per riconoscere i segnali di violenza domestica e psicologica, oltre ad informazioni sui servizi territoriali di supporto.
“L’obiettivo – spiega l’assessora alle pari opportunità Rachele Ermini – è di promuovere la sensibilizzazione al contrasto alle forme di violenza sulle donne. Abbiamo cercato di rintracciare i luoghi in cui può nascere una maggior confidenza, che quindi possa portare ad una maggior apertura da parte delle donne coinvolte in situazioni di violenza: per il momento abbiamo pensato ad acconciatori, estetiste, gestori di attività di somministrazione di cibi e bevande, poi allargheremo ancora la platea di possibili partecipanti. Si tratta di un’iniziativa che conferma l’impegno del Comune nella lotta alla violenza di genere, coinvolgendo la comunità commerciale in una rete di prevenzione diffusa sul territorio”.


