E’ entrata in vigore da lunedì 21 marzo la nuova toponomastica nella frazione terranuovese di Persignano.Con il cambio dei toponimi, accompagnato da una nuova numerazione civica, si supera un vecchio sistema così detto a “chiocciola”, non più rispondente alle attuali esigenze.
L’amministrazione sta intervenendo, una dopo l’altra sulla riorganizzazione e revisione dei nomi delle vie delle frazioni. La prima coinvolta è stata nel 2018 quella della Traiana, proseguendo con la Cicogna, Campogialli, poi nel 2019 alla Penna e nel 2021 a Montemarciano.Dopo aver sentito il parere della commissione consultiva dedicata, sono state assegnate a Persignano le seguenti denominazioni: via Setteponti Ponente, via Borro delle cave, via Persignano, piazza Malva, via della Filarmonica, vicolo Burchiello, vicolo del Pallaio, vicolo del Forno, vicolo Ribuia, vicolo del Castelletto, piazza San Lorenzo e piazzetta Francesco Conti.
“Stiamo proseguendo nel percorso di revisione della toponomastica – ha detto il Sindaco Sergio Chienni – al fine di agevolare la geolocalizzazione degli edifici in modo da favorire servizi quali il soccorso medico e la consegna della corrispondenza. Infatti il vecchio sistema prevedeva l’indicazione dell’indirizzo con il solo nome della Frazione, oltre ovviamente al numero civico. Il nuovo sistema prevede invece toponimi diversi per ciascuna via e piazza.A marzo dello scorso anno abbiamo consegnato alla comunità di Montemarciano una nuova toponomastica oggi è la volta di Persignano.”
Nell’attribuire i nuovi nomi è stato tenuto conto oltre che delle denominazioni che tradizionalmente vengono date dagli abitanti ad alcune strade e vicoli della frazione, anche alle vicende artistiche di cui il territorio è stato protagonista. “Abbiamo così scelto di dedicare la piazzetta alle spalle della chiesa di San Lorenzo al pittore Francesco Conti- ha aggiunto Chienni – la cui opera “Madonna con bambino e Santi” trova posto proprio all’interno della chiesa di Persignano. Sul retro del dipinto, infatti, è riportata la scritta ‘Conti Francesco 1740’, come conferma il catalogo generale dei Beni culturali. In accordo con gli abitanti della frazione, abbiamo dunque deciso di omaggiare un pittore che, nella sua attività, soprattutto con quadri d’altare per città e campagna, ha dato un contributo culturale alla nostra comunità”.