13, Aprile, 2025

Sangiovese Festival, secondo atto: nel cuore di San Giovanni 80 cantine, 400 vini e ospiti d’eccezione

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Torna a San Giovanni Valdarno il Sangiovese Festival, l’appuntamento dedicato al re dei rossi toscani. Sabato 12 e domenica 13 aprile, il centro storico si trasformerà in uno spazio aperto alla degustazione, alla cultura e alla musica, con oltre 400 etichette, talk, animazione, showcooking e street food. Dopo il successo della prima edizione, la città si prepara ad accogliere nuovamente produttori, esperti, appassionati e curiosi.

Organizzato dal Comune di San Giovanni Valdarno in collaborazione con Confcommercio Firenze-Arezzo e con il patrocinio della Regione Toscana e il contributo della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, il festival cresce e si rinnova, proponendo un’esperienza immersiva che celebra il Sangiovese in tutte le sue sfumature. Il taglio del nastro, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, avverrà sabato 12 alle 17. 

Oltre 80 aziende vinicole provenienti non solo dalla Toscana, ma anche da Umbria, Lazio ed Emilia-Romagna porteranno in degustazione e vendita oltre 400 etichette, offrendo un panorama ampio e variegato del vitigno re dei rossi. Nelle due piazze principali: piazza Masaccio e piazza Cavour i visitatori potranno assaporare i vini, acquistare le bottiglie direttamente dai produttori, partecipare a masterclass e lasciarsi coinvolgere da eventi collaterali che uniscono musica, arte e conoscenza.

Sarà proprio piazza Cavour ad ospitare una delle attrazioni più scenografiche: un prato vero di oltre 600 metri quadrati, decorato con viti e olivi secolari, su cui si alterneranno momenti musicali e incontri culturali. Sabato 12 aprile si esibiranno i Meganoidi in un live acustico che promette emozioni, mentre domenica sarà la volta del sound roots & rock di King Lion & The Brave e del folk energico dell’Aloisi Trio.

Uno degli aspetti più interessanti del festival è l’approfondimento culturale: conferenze e talk coinvolgeranno docenti, studiosi e professionisti del settore in un dialogo aperto su tematiche legate al vino, alla sostenibilità e al paesaggio. Tra le presenze più attese, quella del filosofo e saggista Umberto Galimberti, che sarà protagonista di un incontro sabato pomeriggio.

Il Sangiovese Festival non sarà solo vino. L’intero centro cittadino si trasformerà in un percorso esperienziale: food truck gourmet animeranno l’area street food con proposte gastronomiche di qualità, mentre le attività commerciali parteciperanno con vetrine a tema, menù speciali e iniziative dedicate. Anche le strutture ricettive e i ristoranti saranno coinvolti, rafforzando la rete tra cultura, accoglienza e territorio.

“Dopo il grande successo della prima edizione – ha dichiarato la sindaca di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi – il Sangiovese Festival si conferma un appuntamento di eccellenza per la nostra città, capace di promuovere il territorio attraverso un format arricchito: più aziende vitivinicole, un’offerta culturale articolata, eventi diffusi nel centro storico e ospiti di rilievo nazionale. Un ringraziamento speciale va a Confcommercio Firenze-Arezzo, alla Regione Toscana, alla Camera di Commercio di Arezzo-Siena, agli sponsor e al curatore artistico Marco Talladira. Il festival rappresenta l’unione di tradizione e innovazione, gusto e bellezza, parlando al cuore e ai sensi”.

L’assessore alla cultura, turismo e promozione del territorio Fabio Franchi ha sottolineato come:” Il Sangiovese Festival sia molto più di un evento enogastronomico: è un’esperienza culturale diffusa, che intreccia storia, convivialità e bellezza. Con oltre 80 aziende, talk, concerti, masterclass e iniziative in tutto il centro, il festival rafforza l’identità di San Giovanni come città viva e innovativa, capace di attrarre pubblici diversi».

Massimo Pellegrini, assessore al commercio e alle attività produttive, ha ricordato le origini del progetto: “Quando pensammo a un evento dedicato al vino non immaginavamo un successo così ampio. San Giovanni, pur non essendo zona di produzione, si è affermata come riferimento culturale. Oggi puntiamo a farla diventare una vera “casa del vino”, dove produttori e consumatori possano incontrarsi. Il festival è fondamentale anche per il tessuto commerciale locale, creando sinergie virtuose tra turismo e imprese”.

Il curatore del festival Marco Talladira ha ribadito: “La seconda edizione è il frutto di un lavoro condiviso e appassionato. Il Sangiovese sarà il filo conduttore, ma al centro ci sarà la partecipazione: un evento aperto a tutti, dove musica, parole e incontri animeranno le piazze, rendendo il festival un vero racconto collettivo».

Per Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana – “Il festival è un’occasione straordinaria per valorizzare la filiera agroalimentare locale e rafforzare l’identità turistica del territorio. San Giovanni si propone come destinazione ideale per chi cerca qualità dell’esperienza, equilibrio tra natura, enogastronomia e uno stile di vita lento e consapevole”.

Il vitigno Sangiovese, da sempre legato all’identità agricola e culturale dell’Italia centrale, sarà il protagonista indiscusso di una narrazione corale che parte proprio dal nome del festival. Secondo alcune ipotesi etimologiche, infatti, “Sangiovese” potrebbe derivare da San Giovanni Valdarno, indicato in alcune versioni come culla del vitigno. Una leggenda che contribuisce a rendere ancora più speciale la scelta della città come sede dell’evento.

L’ingresso al festival è gratuito. Per le degustazioni è previsto un sistema a token: 10 degustazioni al costo di 10 euro o calici singoli a 3 euro. In un’ottica di promozione della mobilità sostenibile, chi arriva in treno potrà ottenere un token omaggio mostrando il proprio biglietto.

IL PROGRAMMA COMPLETO 

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