24, Aprile, 2024

San Giovanni, interventi straordinari per la messa in sicurezza dell’Arno. Monni: “Un’opera strategica per il territorio”

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Sono stati interventi straordinari quelli realizzati dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, a Poppi e a San Giovanni, per mettere in sicurezza e migliorare la funzionalità idraulica del fiume Arno, grazie ai finanziamenti regionali messi a disposizione dal cosiddetto Piano Tagli 2018 e dall’ordinanza commissariale n. 79/2021. A pochi giorni dall’anniversario dell’alluvione di Firenze, nella mattina, alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, la presidente del Consorzio ha simbolicamente consegnato l’opera al sindaco Valentina Vadi.

“L’Arno è al centro della nostra attenzione da tempo, è un sorvegliato speciale. Inauguriamo oggi questa opera molto significativa per questo territorio. E’ un’opera di difesa pensata anche in un’ottica di rinaturalizzazione. Il nostro impegno si sta rafforzando per la difesa del suolo: è sempre più importante è urgente lavorare per gli adattamenti dei territori per farli diventare più resilienti, più capaci di resistere a un cambiamento climatico che negli ultimi tre mesi ci ha costretto ad affrontare la siccità più importante degli ultimi 70 anni insieme a bombe d’acqua che hanno causato non solo danni ma anche vittime. La situazione oggi è allarmante ed è destinata a peggiorare nei prossimi anni e quindi le opera di difesa diventano davvero strategiche”.

L’intervento di San Giovanni è stato realizzato nel tratto di fiume adiacente al parco comunale e alla pista ciclabile, nei pressi dello stadio Giovanni Fedini. Costo dell’opera: 450mila euro.

“Per frenare l’avanzata del fenomeno erosivo presente in questo tratto delll’Arno, destinato ad avere esiti irreversibili e dannosi anche per le infrastrutture e le opere adiacenti, si è resa necessaria la creazione di una scogliera di difesa spondale, munita di repellenti sul fondo per evitare il suo scalzamento al piede. Il tratto interessato misura 150 metri. L’approccio utilizzato è quello dell’ingegneria naturalistica. Per un corretto inserimento paesaggistico, oltre all’impiego di massi naturali, sono state messe a talee, che hanno la funzione di rinverdire l’opera nel tempo”.

Matteo Isola, direttore area tecnica Consorzio di Bonifica

A San Giovanni Valdarno è la seconda opera realizzata sull’asta fluviale a distanza di pochi anni: la prima, completata con un finanziamento regionale di oltre un milione di euro, ha interessato il tratto compreso tra il Ponte Ipazia e il Ponte Pertini. Anche in questo caso, la ricostruzione di una nuova difesa di sponda ha restituito all’asta fluviale la sua piena funzionalità.

“La manutenzione ordinaria è fondamentale per migliorare lo scorrimento delle acque. Ci sono criticità strutturali che possono essere risolte solo con interventi più profondi e radicali. La Regione Toscana, cogliendo le sollecitazioni del Consorzio di Bonifica e dei territori, ha reperito risorse importanti da investire nella sicurezza del suo fiume principale e dell’intero suo bacino. Gli interventi di manutenzione straordinaria che stiamo portando a termine in questi mesi completano l’importante strategia di difesa idraulica messa in atto, ogni anno, dal nostro ente, attraverso il controllo della vegetazione, i ripristini delle opere presenti, la riprofilatura degli alvei e dove, necessario, la rimozione dei sedimenti accumulati nel tempo dalla corrente. Questa importante e preziosa collaborazione tra enti permette di affrontare meglio le grandi prove a cui è esposto il nostro reticolo idraulico, in seguito ai cambiamenti climatici”, commenta la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani.

“Tra i cantieri aperti questa estate, uno dei più importanti è stato senza dubbio quello relativo alla sistemazione della frana spondale nel tratto del Lungarno di fronte allo stadio comunale, legato agli eventi meteorologici che, negli ultimi due mesi del 2019, avevano colpito anche il nostro territorio – spiega Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno – Nei mesi seguenti chiedemmo l’intervento della Regione Toscana, settore Difesa del suolo, per questo importante cedimento che minacciava il parco urbano lungo l’Arno, molto frequentato dai cittadini, e anche il naturale tracciato della ciclopista dell’Arno, nel tratto tra San Giovanni Valdarno e Figline, anche questo, attualmente, in fase di lavori. La Regione Toscana, nel mese di giugno dello scorso anno, assegnò al Comune di San Giovanni Valdarno 450 mila euro per la realizzazione delle opere di protezione della sponda dell’Arno, affidandone l’attuazione al Consorzio di Bonifica. In un anno, come da accordi, il cantiere è stato aperto i lavori sono stati realizzati e conclusi per mettere in sicurezza l’area con una massicciata di contenimento analoga a quella già realizzata tra Ponte Ipazia e Ponte Pertini. Ringrazio la Regione Toscana, l’assessore Monia Monni ed il settore Difesa del suolo per l’attenzione che hanno nei riguardi dei territori ed il Consorzio di Bonifica Alto Valdarno per la rapidità con la quale ha progettato, appaltato ed iniziato i lavori, oltre che per la collaborazione proficua che ha con il nostro Comune. Per un ente locale, soprattutto in un momento così critico, sapere di poter fare affidamento sul lavoro sinergico con altri enti è senza dubbio un elemento di forte sicurezza”, ha concluso il sindaco.

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