Dal Calcit del Valdarno fiorentino arriva una presa di posizione secca sulla vicenda del pronto soccorso, con il presidente Mario Bonaccini che precisa: “Siamo estranei all’idea dell’ambulatorio al Serristori”, quella presentata cioè dall’assessore regionale Bezzini per l’ospedale figlinese.
Bonaccini spiega quale sia stato finora l’impegno del Calcit: “In questi anni la nostra associazione è sempre stata in prima fila nelle tante iniziative che si sono susseguite per la difesa ed il rilancio del nostro ospedale, non ultima la raccolta firme che ha avuto l’adesione di migliaia di cittadini per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso. Nel contempo, la nostra associazione continua lo stesso nell’opera di sostegno alle persone malate, soprattutto nel campo dell’oncologia, dove, in accordo con l’Azienda sanitaria, forniamo un sostegno concreto al D.H oncologico del Serristori (e, prima della pandemia, anche ad altri reparti) pagando parte del personale e anche attrezzature”.
“Non solo – aggiunge il presidente del Calcit – stiamo già intervenendo sulla sanità territoriale, prima con la donazione di 34 defibrillatori cardiaci ubicati in punti strategici su tutto il territorio del Valdarno Fiorentino, ed ora, in collaborazione con i Calcit dell’area fiorentina e del Chianti, nel garantire un medico per le cure palliative ai pazienti del nostro territorio ed anche con l’apertura di un nostro poliambulatorio nel centro di Figline, grazie alla donazione fatta dalla famiglia del dottor Bossini. Questo è il nostro ruolo: fare proposte di rilancio dell’Ospedale ed allo stesso tempo operare concretamente a favore delle persone malate. Poi è chiaro che le scelte politiche di natura sanitaria vengono fatte da altri soggetti, che ne hanno la competenza e di cui se ne assumono le responsabilità”.
“Dico questo – afferma Bonaccini – perché negli ultimi tempi abbiamo l’impressione che qualcuno abbia fatto un po’ di confusione, o che si voglia tirare la giacchetta del Calcit da una parte o dall’altra. Anche a proposito della recente scelta comunicata dall’assessore Bezzini e dall’Azienda sanitaria in merito al progetto di un futuro ambulatorio sperimentale al Serristori, è bene chiarire che si tratta di una iniziativa che parte dall’Asl Toscana Centro e che non vede coinvolto il Calcit, il quale, da sempre, ha ribadito che il Valdarno fiorentino e territori limitrofi, per la conformazione geografica, per i suoi abitanti, per gli oltre 800.000 turisti che annualmente sono presenti sul territorio, necessita di un vero e proprio ospedale con un pronto soccorso H24. E proprio per questo ha scritto, già nel dicembre dello scorso anno, una lettera al Presidente della Repubblica”.
“Questa è la nostra posizione – conclude Bonaccini – deve essere chiaro che il progetto sperimentale del poliambulatorio al Serristori non è stato da noi avallato. E deve essere altrettanto chiara la nostra posizione sulla necessità del Pronto Soccorso. Poi, detto questo, ogni valutazione è lecita. Ad esempio: se la scelta presentata da Bezzini fosse il punto di partenza per arrivare alla soluzione da noi auspicata, potremmo anche dire ‘meglio poco che niente’. Ma da questo punto di vista è la classe politica e gli amministratori del territorio che devono farsi valere per raggiungere l’obiettivo pieno”.