Il Comune di Bucine continua a investire con visione e dedizione nella valorizzazione del proprio patrimonio agricolo e paesaggistico. Tra i progetti più significativi spicca quello dell’Olivone di Montebenichi, nato oltre venti anni fa e oggi divenuto un modello virtuoso, riconosciuto a livello locale e nazionale.
“Il nostro è un territorio di 131 chilometri quadrati – spiega Roberta Cellai, consigliera comunale e responsabile del progetto – con una forte vocazione per l’olivicoltura e la viticoltura di qualità. L’Olivone di Montebenichi è una pianta secolare, probabilmente di circa 500 anni, che abbiamo studiato insieme al CNR, all’Università di Firenze, alla Regione Toscana e alla Provincia di Arezzo. Da questa pianta straordinaria sono stati riprodotti i suoi “figli” e, nel corso delle ricerche, nel territorio della Valdambra sono stati individuati ben 40 fenotipi diversi di piante di olivo, testimonianza della straordinaria biodiversità locale”.
Il progetto, tuttavia, non si è limitato allo studio scientifico. In collaborazione con l’Università di Firenze è stato infatti realizzato un frantoio sperimentale, destinato alla produzione di oli di altissima qualità. Parallelamente è nata una rete d’impresa che riunisce otto olivicoltori locali, impegnati nella coltivazione e produzione dell’“Olio Nostrum”, anch’esso espressione dell’eccellenza del territorio.
L’olio ottenuto dall’Olivone di Montebenichi e dalle varietà autoctone della zona non viene commercializzato, ma rappresenta uno strumento di promozione del territorio e dei suoi valori. È stato infatti presentato in importanti contesti istituzionali e culturali, come il SOL di Verona, dove è stato omaggiato al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al professor Stefano Mancuso, alla Fondazione Meyer e alla direzione generale dell’Ospedale Pediatrico Meyer. In quest’ultimo caso è in corso una valutazione per un possibile inserimento dell’olio nella dieta dei pazienti pediatrici.
Il progetto si distingue anche per il suo valore educativo e culturale. Una delle attività più recenti ha coinvolto una delegazione della Springfield Central High School, che ha preso parte a una degustazione presso la sala consiliare del Comune di Bucine, rafforzando così il dialogo tra territori e generazioni attraverso il racconto e l’esperienza dei sapori.
“Siamo profondamente convinti – conclude Roberta Cellai – che l’olio extravergine d’oliva non sia solo un prodotto d’eccellenza ma un elemento imprescindibile della nostra cultura e della nostra alimentazione. Vogliamo che sia conosciuto, riconosciuto e, soprattutto, remunerativo per chi lo produce. Continueremo a lavorare per promuovere questo progetto che ha saputo mettere insieme amministrazioni, produttori e appassionati in un percorso virtuoso di tutela, qualità e futuro per il nostro territorio”.