La Cer Valdarno, la comunità energetica nata a Montevarchi a trazione pubblica, si è trasformata in “Fondazione Cer Italia- green Revolution”. Un passaggio che il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, spiega così: “A seguito della recente uscita del decreto Cacer e delle regole emesse dal GSE, siamo finalmente al via e l’8 aprile, con l’apertura dei portali, la nostra CER potrà fare istanza di attivazione. In questi mesi abbiamo alacremente lavorato all’adeguamento dello Statuto in funzione delle ultime novità legislative che offrono un raggio di azione alla Cer molto più ampio del previsto. Infatti se inizialmente potevamo agire solo a livello Valdarno, in funzione della cabina primaria, oggi risulta possibile l’adesione di cittadini, imprese, comuni, terzo settore, clero, da ogni parte del nostro paese. Questo ha significato ripensare in grande la nostra CER Valdarno e per questo abbiamo cambiato identità e dall’8 marzo siamo diventati Fondazione CER Italia – Green Revolution”.
È già attivo il nuovo sito www.fondazioneceritalia.it sul quale è possibile iscriversi ed entrare gratuitamente nella comunità energetica. “Lo si può fare – spiega Chiassai – come consumatori, produttori o prosumer, a seconda se vi siano le condizioni e la volontà di istallare un impianto fotovoltaico su una superficie di proprietà. Ho voluto fortemente una Comunità energetica che fosse a controllo pubblico, perché le politiche future vadano nell’interesse generale della comunità, con ulteriori progettualità a beneficio di tutti. Inoltre, grazie alla scelta della Fondazione, l’autonomia patrimoniale perfetta, garantisce nessun rischio economico per gli aderenti, rischio che invece è in capo al gestore che si occuperà di tutta la parte burocratica sgravando cittadini e imprese da un’incombenza complessa e problematica”.
“Oltre al risparmio in bolletta generato dall’energia green prodotta e condivisa, la possibilità di creare una Cer ben strutturata e di grandi dimensioni offrirà – aggiunge il sindaco – ulteriori opportunità di risparmio. Ad esempio attraverso il gruppo di acquisto, gli iscritti avranno la possibilità di ricevere offerte per gas e luce molto più vantaggiose, potendo usufruire di un ulteriore risparmio. Il duro ma lungimirante percorso iniziato nel 2021, ci ha permesso di essere la prima Cer a trazione pubblica, per struttura giuridica e dimensioni e tra le pochissime a livello nazionale pronte a registrarsi l’8 aprile. La possibilità di avere iscritti da tutta Italia darà alla nostra Fondazione l’opportunità di diventare un punto di riferimento per coloro che vogliono sfruttare questa strada innovativa per una concreta transizione ambientale”.
“Infine – conclude Chiassai – la nostra Fondazione sarà uno strumento importantissimo per i Comuni sotto i 5000 abitanti che potranno affidarsi totalmente per la richiesta dei finanziamenti PNRR del 40% a fondo perduto, per la realizzazione di impianti fotovoltaici oltre ai ricevere l’incentivo. I piccoli comuni hanno una finestra temporale molto stretta, meno di un anno, per richiedere i fondi e devono obbligatoriamente appartenere ad una Cer. Inoltre abbiamo modificato lo statuto per aprire alle altre amministrazioni, che con pari dignità e potere di voto in base al numero degli abitanti, potranno essere fondatori di un progetto condiviso che in modo fattivo si potrà sviluppare a macchia d’olio in tutto il nostro Paese. Credo che i Sindaci abbiano il compito, attraverso una politica attiva, di stimolare a livello paese una visione economica e ambientale basata su lo sfruttamento del sole, la risorsa naturale più accessibile e sostenibile che abbiamo. Possiamo affrontare le difficoltà del presente provando ad accelerare il percorso verso un sistema economico a basse emissioni, che tenda all’autosufficienza energetica, un’azione concreta e innovativa che tracci anche un futuro migliore per i nostri figli”.