27, Luglio, 2024

ISIS Valdarno, due progetti: cyberbullismo ed e-commerce no profit Clothest con laboratori specifici

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’Isis Valdarno si fregia di due importanti progetti con relativi laboratori: al centro il cyberbullismo con #braIn e l’alta moda con l’e-commerce no profit Clothest.

Al Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno si è tenuto l’incontro studenti e  studentesse dell’ISIS Valdarno per scoprire l’ e-commerce no profit dell’Associazione Clothest, una realtà del territorio che grazie alla sua attività di vendita di capi di abbigliamento di alta moda second hand sostiene l’attività della Caritas del Giglio di Montevarchi. Le classi 4AFM, 5AFM e 5APM hanno potuto conoscere le strategie marketing senza scopo di lucro dell’Associazione, una piattaforma di vendita di vestiti di seconda mano donati che si pone come finalità principale la promozione della cultura della solidarietà e della sostenibilità ambientale. Parole chiave del brand sono infatti riduzione, riuso e riparazione, inteso come ciclo virtuoso di riduzione degli acquisti cosiddetti compulsivi o di getto in modo da ottimizzare le risorse del pianeta, il riutilizzo dei capi in buone condizione per abbattere gli sprechi della moda e la riparazione di quei vestiti ancora salvabili.

Attualmente le studentesse e gli studenti dell’ISIS Valdarno stanno svolgendo attività di data analysis sugli spazi on line di Clothest e successivamente l’indirizzo marketing sarà coinvolto in attività laboratoriale per proporre una strategia sul prodotto e in attività di story telling per approfondire la parte comunicativa. L’indirizzo moda invece offrirà le proprie competenze apprese durante il percorso scolastico in attività sartoriale e di consulenza su tendenze moda.

“L’evento di questa mattina vede l’avvio di questa stretta collaborazione tra Clothest e ISIS Valdarno, un progetto di altissimo valore essendo inquadrato nell’ambito dell’economia circolare e dell’economia solidale. – commenta il Dirigente Scolastico Lorenzo Pierazzi – Con questo progetto il capo di abbigliamento non è più inteso come effimero bensì essenziale, al centro di un ciclo solidale che sostiene concretamente le realtà più bisognose di aiuto del nostro territorio.”

“Una grande opportunità per i nostri alunni che potranno applicare le competenze apprese in aula e che grazie a questo progetto sono stati avvicinati e sensibilizzati ulteriormente verso il mondo della sostenibilità e della solidarietà”, ha commentato la Prof.ssa Patrizia Pela.

“Siamo molto felici di aver potuto vivere questa esperienza che è l’inizio di un percorso da fare insieme alle studentesse e agli studenti dell’ISIS Valdarno – commenta Letizia Baldetti di Clothest- Il nostro è un progetto che nasce da un gruppo di giovani quindi ringraziamo fortemente per questa opportunità data dalla scuola che ci permette di trasmettere la nostra mission proprio ai ragazzi.”

All’ISIS Valdarno è entrato, poi, nella piena fase operativa il progetto #braIn con laboratori riguardanti il Cyberbullismo, un progetto nazionale che promuove e sostiene azioni dirette a favorire la più ampia diffusione dei processi di innovazione digitale e didattica innovativa all’interno della rete nazionale della ROBOTICA, formata da 15 Istituti scolastici di ogni ordine e grado (per la Toscana l’ISIS Valdarno), provenienti da 11 regioni italiane ed avente come capofila l’IIS Volta di Pescara.

#brAIn è un progetto finanziato dal MIUR nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale che ha lo scopo di riuscire a costruire percorsi didattici condivisi che pongano al centro la ROBOTICA e l’Intelligenza Artificiale e che siano in grado di coinvolgere la Scuola. L’uso dell’AI, nonostante abbia solitamente carattere tecnologico/digitale, può rappresentare all’interno di questi percorsi un valore formativo e professionalizzante. Conclusa la fase di progettazione (in occasione del Convegno Nazionale tenuto a Pescara lo scorso ottobre, al quale l’ISIS Valdarno ha preso parte come unico istituto toscano presente all’interno della rete), al momento ogni scuola coinvolta si accinge a svolgere la fase esecutiva del progetto. Allo scopo di un maggiore coinvolgimento tra le componenti scolastiche, saranno svolte attività che coinvolgeranno sia i docenti che le studentesse e gli studenti.

“Per spiegare correttamente alle studentesse e agli studenti come lavora una AI viene proposto il rilevamento di una serie di dati che, attraverso l’uso di particolari algoritmi, aiuteranno ad elaborare un’analisi scientifica di fenomeni o di particolari contesti sociali che vogliamo studiare (per evidenziare situazioni particolari o per effettuare analisi anche di tipo predittivo). Accettando pienamente questa sfida il gruppo di Ricerca/Azione dell’ISIS Valdarno ha proposto quindi due diverse Unità di Apprendimento: una dedicata alle classi prime e seconde riguardante il tema del Cyberbullismo ed un’UdA incentrata sul linguaggio discriminatorio utilizzato dai giornali in determinati periodi storici (quest’ultima rivolta invece alle classi quinte)”.

“La prima UdA vuole far operare le ragazze, i ragazzi e i docenti su quanto pesano il bullismo e il cyberbullismo sia nel contesto mediatico – social che in quello dei rapporti tra pari e con il mondo adulto. La seconda UdA ha lo scopo di far riflettere ragazzi e docenti sui concetti di discriminazione e razzismo. Lo scopo è cercare le “parole chiave” della discriminazione fin dall’epoca della propaganda fascista. Gli studenti analizzeranno i giornali relativi al periodo appena precedente e successivo alla promulgazione delle Leggi Razziali, evidenziando come la comunicazione di quel periodo abbia condizionato il linguaggio dell’epoca. L’uso di tali dati potrà permettere di analizzare anche periodi successivi in contesti diversi, ma in cui può essere vista prevalere la discriminazione non solo per razza, ma per colore della pelle, per credo religioso, politico o come adesso per genere”.

A partire da febbraio 2022, inizierà la fase di rielaborazione dei dati, di verifica dei percorsi didattici e la fase di disseminazione verso le altre scuole collegate agli istituti coinvolti, fino all’analisi finale dell’intero progetto.

Articoli correlati