Celebrazioni del 25 Aprile a Rignano alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, l’ANPI, con il suo tesserato più giovane, le associazioni, le forze politiche e tante persone che si riconoscono negli ideali di libertà, democrazia e antifascismo.
Nel suo discorso il Sindaco Giacomo Certosi ha ricordato tutti coloro che hanno lottato per la libertà e soprattutto i partigiani Ottavio Valgimigli, alias ‘Tempesta’, e Vittorio Cecconi, ‘Arrivabene’, scomparso tre mesi fa. “Ho ricordato Ottavio e Vittorio per ricordare tutti i compagni partigiani, che ci siano sempre da guida, che il loro esempio ci spinga a non abbassare mai la guardia e a non restare indifferenti davanti alle ingiustizie: ci spinga sempre ad essere partigiani, a stare dalla parte giusta!”- e ha concluso dicendo – “Il 25 aprile ci ricorda che si è liberi solo se non si dimentica che per costruire un futuro migliore abbiamo ancora bisogno di essere partigiani: partigiani degli ultimi, di chi è oppresso, di chi è più debole, di chi è malato, di chi resiste per sé e per i propri cari, partigiani di un mondo che non conosce l’indifferenza”.
Questo è il primo 25 Aprile senza Vittorio Cecconi, l’ultimo partigiano in vita a Reggello, sempre presente a tutte le celebrazioni del 25 aprile e attivo nella sezione Anpi di Rignano-Reggello. Per rendergli onore il Consigliere Alessio Pezzatini e il Presidente dell’Anpi hanno partecipato alla commemorazione di Secchieta, nel comune di Reggello.
Questo il messaggio del nostro Sindaco Giacomo Certosi al Sindaco di Reggello Piero Giunti: “La comunità di Rignano si stringe a quella di Reggello nel primo 25 aprile senza Vittorio, Partigiano Arrivabene, l’ultimo nostro partigiano. Ti ricorderemo in piazza della Repubblica oggi e nei prossimi anniversari della Liberazione, usando le tue parole e raccontando a tutti che hai combattuto per lasciarci un mondo migliore. Perché vogliamo che il tuo esempio continui a insegnare alle future generazioni a non abbassare mai la guardia, a stare sempre dalla parte giusta e ‘quanto è cara la libertà e la democrazia’. Ciao Vittorio. Onore a te, compagno partigiano”.