29, Marzo, 2024

Gli interventi di San Giovanni Valdarno nell’ambito del Programma nazionale inclusione

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Guardando al Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà, San Giovanni Valdarno ha agito con degli interventi principalmente riguardo a: Reddito di cittadinanza (Rdc), Progetti utili alla collettività (Puc) e Tirocini d’inclusione. A San Giovanni dal 2019 sono 175 le persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza, di queste, 47 hanno realizzato progetti di utilità collettiva. Obiettivo il reinserimento nel tessuto sociale e la conquista dell’autonomia

Il Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027, a titolarità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato approvato dalla commissione europea il primo dicembre 2022. Chi percepisce un reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Attraverso un colloquio con le assistenti sociali e con il centro per l’impiego vengono valutati i profili professionali e gli interessi per capire in quale settore e quale progetto può essere più adatto. Il programma si svolge all’interno del Comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore non inferiore otto settimanali. I Puc realizzati ad oggi hanno interessato ambiti diversi: dalla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid19, alla manutenzione del verde e decoro urbano, dall’accoglienza all’orientamento negli uffici pubblici, dai progetti afferenti al settore sociale, alla cultura, urbanistica e ambiente.

Nadia Garuglieri, assessore:“Dallo scorso anno sono previsti interventi ulteriori, sempre rivolti ai percettori di reddito di cittadinanza: i tirocini di inclusione. Questi hanno la finalità di reinserire le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro. Ad oggi sono state coinvolte cinque persone. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare parlando dei progetti finanziati con le risorse del Pnrr, anche per gli interventi finanziati dal Programma nazionale di inclusione, le finalità sono l’attivazione delle persone e il superamento della loro condizione di bisogno attraverso il reinserimento nel tessuto sociale e la riconquista dell’autonomia.”

A riguardo dell’inclusione e del reinserimento sociale, Garuglieri:” Anche grazie alla gestione di questo ‘Programma nazionale di inclusione’, per cui il comune di San Giovanni è comune capofila per tutta la zona, abbiamo capito l’importanza e la necessità di adottare, nel settore della marginalità e della povertà, modalità che superino un approccio di tipo emergenziale a favore di approcci strutturati che prendono in carico il bisogno del soggetto, ne potenziano le capacità, rinsaldano i legami sociali – senza i quali non si ha inclusione – e accompagnano la persona in un percorso che ricuce i legami sociali e consente un’autonomia economica. Questo è il nuovo paradigma su cui si apre la sfida dei servizi sociali e del nuovo welfare. Le politiche attive hanno bisogno, per potersi sviluppare, di appoggiarsi su reti territoriali costruite con i diversi soggetti del territorio (dal terzo settore, al mondo del lavoro, ai cittadini singoli) necessari a sostenere quel processo di inclusione e autonomia”.

San Giovanni Valdarno ha proposto la realizzazione di una ricerca che avrà lo scopo di analizzare l’andamento del disagio sociale in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze. Conclude Nadia Garuglieri:” In questo modo potremo capire come intervenire, cercare di comprendere come sta cambiando lo scenario economico-sociale del nostro territorio, quali sono gli attori in campo e quali le azioni necessarie per ottenere il miglioramento. Sicuramente la ricerca, in fase di avvio, fornirà elementi di conoscenza utili per impostare politiche di welfare sempre più mirate”.

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