Si è conclusa anche per quest’anno la XXXVIII Giornata della Gioventù, tenutasi a Lisbona dal 1 al 6 agosto, con la messa conclusiva anche di Papa Francesco nella giornata di domenica. Tantissimi giovani, si stima circa 1.500.000, sono partiti per il Portogallo e fra questi anche numerosi ragazzi valdarnesi.
Valdarnopost ha contattato alcuni ragazzi di Reggello, partiti in autonomia o con la Diocesi di Fiesole con il gruppo scout di Figline, per avere delle testimonianze di questa esperienza.
Vittoria Pasquini, insieme ad altri ragazzi di Reggello con cui era già stata a Cracovia nel 2016, ha deciso di partire per la GMG in autonomia, solo per motivi logistici. Vittoria Pasquini: “Io come altri altri ragazzi ero in un paese Entrocamento (a 110 km da Lisbona), vicino a Fatina, ed essendo io andata con un gruppo piccolo, siamo stati accolti in una casa. Per la mia esperienza, essere in famiglia è stata una cosa positiva, abbiamo respirato l’ospitalità portoghese e poi abbiamo avuto avuto l’opportunità di partecipare al rosario del Papa della mattina del 5 agosto a Fatima, essendo stati li vicino”.
Vittoria ha poi raccontato come ha svolto le giornate in Portogallo, sottolineando che la distanza da Lisbona e l’enorme afflusso di credenti nel luogo, in certe occasioni non le hanno permesso di partecipare a pieno a tutti gli eventi, però Vittoria sottolinea che: “La GMG di quest’anno è la migliore che ho fatto perché oltre alla spiritualità, che è il fattore più importante, quest’anno è stata pensata proprio per i giovani: l’organizzazione ha infatti previsto incontri con persone che raccontano delle proprie esperienze, quindi anche tanta umanità. Parlare delle sensazioni che ho provato non è facile, si è trattato di un insieme di momenti, ma forse quello più toccante è stato entrare nella Cattedrale centrale di Lisbona proprio durante i canti finale della Messa”.
“Vedere la città piena di giovani – continua Vittoria– è stato emozionante. Secondo me, la cosa più bella delle GMG è parlare con i giovani: in treno mi sono ritrovata a parlare con la mia vicina, una ragazza tedesca, e vedere la voglia di stare li nei suoi occhi è stata una delle cose più belle. La parte più bella per me è stata incontrare altre persone che si portano dietro la loro voglia di essere lì, essere in grado di percepirne anche uno stralcio, mentre sei in treno, alla fermata del tram, in coda. È una cosa che mi capita solo durante al GMG, quel clima di socialità che nella normalità per me non esiste“.
Leggermente diversa, invece, l’esperienza alla GMG del gruppo Scout di Figline, che si è unito al viaggio organizzato della Diocesi di Fiesole. Emma Migliorini: “Facendo parte del clan degli scout ogni estate facciamo la “route” e quest’anno abbiamo deciso di fare la GMG. Organizzarla da soli era difficile così ci siamo uniti alla Diocesi di Fiesole, ma siamo stati autonomi, solo nei momenti più importanti eravamo insieme. Noi scout (circa 30 ragazzi) stavamo in una scuola di un quartiere di Lisbona, São Marcos, e abbiamo partecipato a molti eventi della GMG, ma abbiamo visto anche tanto la città. Mi è rimasta molto impressa la Veglia, anche sa da principio è stata molto complicata, dalla stazione Lisbona Oriente, abbiamo fatto un pezzo di autostrada sotto il sole, ma arrivare alla meta è stato assurdo. Mi è rimasto impresso quante persone erano lì e vedere e conoscere gente del mondo è stato emozionante. Anche la Messa del Papa è stata bella, ha toccato tanti argomenti attuali. Mi hanno raccontato che passavano in continuazione, anche di notte, sugli schermi dei video di ragazzi di tutto il mondo in difficoltà”.
Gioele Santacatterina: “Era la mia prima Giornata della Gioventù, ogni mattina incontravano i volontari portoghesi e facevamo la catechesi e poi la messa. Per catechesi si intende delle conversazioni che partono dalla Bibbia, ma che poi si legavano agli eventi della GMG. A me è piaciuto molto il primo incontro con il Papa, perché è stato il vero e proprio giorno in cui ci siamo mossi (dato che i primi giorni abbiamo visitato la città) e abbiamo visto tutti i ragazzi della GMG insieme in questo parco gigantesco. Ho incontrato poi persone da tutto il mondo, noi scout avevamo fatto anche dei braccialetti per scambiare i contatti con chi conoscevamo”.