Sono partiti questa mattina in autobus, i 35 ragazzi e ragazze del Valdarno e della Valdisieve, di cui 30 giovani minorenni e 5 accompagnatori maggiorenni, che si sono iscritti ai campi sui beni confiscati alle mafie del progetto “Valdarno – Valdisieve E!sate Liberi!”, con destinazione Sessa Aurunca e Castel Volturno. Arriveranno nel primo pomeriggio nei due campi che si svolgono all’interno di beni confiscati alle mafie e che oggi sono gestiti da cooperative sociali legate al consorzio Libera Terra, e vi resteranno fino a domenica 7 agosto.
Una settimana di attività ed esperienze che permetteranno a questi 35 giovani di confrontarsi con realtà, enti e associazioni che combattono le mafie, là dove esse sono radicate. Svolgeranno piccoli lavori, aiutando le cooperative nelle loro coltivazioni e produzioni, incontreranno il mondo associativo locale impegnato sul fronte sociale e civili, gli enti che cercano di contrastare il fenomeno mafioso.
Il progetto quest’anno è molto cresciuto: coinvolge infatti 15 Amministrazioni Comunali del Valdarno Aretino e Fiorentino e della Valdisieve (Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Figline e Incisa Valdarno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Godenzo), insieme al Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera. Mercoledì 3 agosto i ragazzi dei due campi si ritroveranno insieme nel pomeriggio a Castel Volturno durante il Festival dell’Impegno Civile in corso di svolgimento nella località campana, per un confronto sulle diverse esperienze che stanno vivendo. In quell’occasione sarà presente anche una delegazione delle Amministrazione Comunali del Valdarno e della Valdisieve insieme al Coordinamento del Valdarno di Libera che si recherà in Campania per incontrare i ragazzi e i responsabili dei due campi di Sessa Aurunca e di Castel Volturno.
Tutti i giovani coinvolti hanno già iniziato, prima di partire, un percorso di conoscenza guidata da due compagnie teatrali (La Compagnia dell’Orsa di Reggello e l’Associazione Culturale Masaccio di San Giovanni Valdarno) che poi li accompagneranno nei prossimi mesi in un percorso di restituzione che coinvolgerà i territori e le scuole superiori del Valdarno e della Valdisieve.
“E’ bello vedere – ha commentato il referente di Libera Valdarno, Pierluigi Ermini – che le esperienze crescono, che le amministrazioni comunali sono sensibili, che Libera Nazionale apprezza e stimola questo nostro lavoro (uno dei pochi casi di questo genere in Italia), che ci sono comunità che rispondono e capiscono l’importanza di far vivere ai nostri ragazzi un’esperienza che li aiuta a formarsi, a capire che è necessario anche il nostro personale impegno per cambiare questa nostra società… Sì è una piccola goccia nel mare della nostra vita, ma senza questa goccia saremmo comunque tutti più poveri…”.
A fare da capofila del progetto è il Comune di Reggello, a cui vanno i ringraziamenti di Libera Valdarno per l’attività svolta con i propri uffici e in prima persona alla Consigliera Comunale di Reggello Diana Materassi che ha seguito tutte le procedure relative alle iscrizioni e ai rapporti tra i comuni in un progetto che richiede anche un iter burocratico non semplice, visto il numero di enti coinvolti. “Auguriamo ai ragazzi un felice soggiorno, la possibilità di poter vivere una esperienza che possa arricchirli da un punto di vista personale, venendo a contatto con realtà dove le mafie sono radicate, conoscendo chi ogni giorno le combatte e si mette in gioco, con la speranza che tutto ciò possa servire per una loro crescita sociale e civile. Ringraziamo anche il Consiglio Regionale della Toscana per il Patrocinio concesso all’iniziativa”, conclude la nota di Libera Valdarno.