07, Maggio, 2024

Centro Medico Avanzato, le reazioni: dalla perplessità del Calcit alle critiche di FdI e Toscana Domani

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È stata accompagnata anche da alcune critiche e perplessità, l’apertura del Centro Medico Avanzato del Serristori di Figline. Davanti all’ospedale una piccola manifestazione di contestazione organizzata dal Circolo PRC Valdarno Fiorentino ha atteso l’arrivo di Giani per sollevare critiche al progetto; all’inaugurazione hanno preso parte anche consiglieri regionali e comunali delle opposizioni, che hanno sottolineato le loro perplessità. Inoltre il Calcit del Valdarno fiorentino ha partecipato per ribadire le richieste per oncoematologia e anche con qualche perplessità sul CMA stesso.

Per il Calcit ha parlato il presidente Bonaccini: “Onestamente sul CMA sono un po’ perplesso, mi auguro che veramente serva alla popolazione, ma non mi hanno convinto le parole del presidente Giani. Sia chiaro che non sarà comunque un pronto soccorso, anche perché l’attrezzatura presente non è al livello adeguato, e lo stesso per il personale che fa qui straordinario, con il rischio di un carico di lavoro di 12 ore. Noi vigileremo”. E sull’oncoematologia aggiunge: “Abbiamo avuto dalla Asl parole rassicuranti sulla permanenza della dottoressa, quello che non ci convince ancora è l’attuale situazione di oncoematologia, con alcuni pazienti trasferiti a Torregalli con la motivazione che sono cure complesse, e questo non è vero: mi auguro che si torni a seguirli qui al Serristori, e si torni indietro su questo trasferimento forzato”.

Per Fratelli d’Italia erano presenti i rappresentanti a livello comunale Giorgia Arcamone e Enrico Venturi, che hanno portato un cartello per sottolineare la distanza fra Centro Medico Avanzato e Pronto soccorso (foto sopra). Hanno poi spiegato: “Noi vorremmo che i cittadini fossero informati di quello che realmente è questo Centro Medico Avanzato, che tratta soltanto casi minori. Abbiamo paura che si presentino casi più gravi, che andranno spostati a Ponte a Niccheri perdendo tempo prezioso. Tra l’altro i codici minori che vengono trattati qui (5 e 4) dovranno pagare il ticket previsto per questo tipo di prestazioni, e questo non è stato spiegato ai cittadini. C’è un difetto di comunicazione dei servizi di questo Centro Medico che può portare a problematiche gravi. In più abbiamo capito che nel pomeriggio sarà coperto da personale in straordinario, e sappiamo benissimo che lavorare 12 ore non permette di lavorare con serenità. Noi abbiamo una serie di perplessità. Senza contare che Casa della salute e Ospedale di Comunità sembrano essere spariti dal dibattito, e non sappiamo più quale possa essere il futuro del Serristori”.

Infine era presente la consigliera regionale Elisa Tozzi, valdarnese, esponente di opposizione del gruppo Toscana Domani, che ha commentato: “Un tempo Figline aveva un pronto soccorso, oggi non c’è più e i valdarnesi sanno chi ringraziare per questo: sono gli stessi che dopo aver attuato scelte scellerate per la sanità territoriale del Valdarno fiorentino, oggi in pompa magna hanno inaugurato un nuovo centro medico a Figline in cui si cureranno piccoli lividi, singhiozzi, torcicollo, cistiti (ma solo senza febbre) e così via. Un punto sanitario estremamente debole, in cui non verranno fatte nuove assunzioni ma che usufruirà di personale proveniente da altri presidi (secondo quali modalità?) e per il quale sono state impiegate risorse che potevano essere utilizzate per potenziare davvero la vera sanità territoriale valdarnese. Un punto sanitario talmente debole che costringerà i cittadini a prendere la macchina e andare verso Firenze o Arezzo per ogni questione di salute che non sia lieve o lievissima. E questo sarebbe il potenziamento della sanità per i cittadini del Valdarno che ha fatto accorrere il presidente Giani e l’assessore Bezzini a tagliare l’ennesimo nastro? Questa non è altro che l’ennesima presa in giro, un ulteriore insulto ai valdarnesi che si ritrovano senza una struttura sanitaria in grado di trattare le emergenze vere ma che al contempo dovrebbero plaudire a questo pannicello caldo denominato ‘nuovo centro medico’ voluto dalla maggioranza”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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