Si conclude la quattro giorni di visita della delegazione palestinese nell’ambito del progetto Bethlehem Green City, “Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di cui il Comune di San Giovanni Valdarno è l’ente capofila e che vede tra i partner Confservizi Cispel Toscana, curatrice degli incontri in programma.
Obiettivo del progetto è quello di rendere più efficiente il sistema dei rifiuti solidi urbani del distretto di Betlemme in Cisgiordania attraverso la raccolta differenziata e azioni di economia circolare, avviando un sistema di raccolta differenziata, aumentando la consapevolezza e le capacità delle istituzioni locali e del JSC for Solid Waste Management.
A tornare in Valdarno è stata una delegazione palestinese composta dai rappresentanti di cinque start up selezionate per sviluppare processi di economia circolare nel governatorato di Betlemme. Il gruppo ha incontrato la sindaca di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, poi ha visitato il Centro Lombricoltura Casentino di Lonnano (Pratovecchio) poiché due delle start up si occuperanno di produzione di fertilizzanti naturali. Sono poi seguite due giornate di conoscenza e mentoring a Firenze.
L’ultimo giorno sono tornati in Valdarno per visitare il saponificio artigianale Antico Saponificio Gori di Figline Valdarno: con questa visita la start up Green Touch Soap ha avuto un confronto diretto con una realtà molto vicina alla propria idea di business. L’ultimo momento è stato dedicato ad una realtà industriale dell’economia circolare toscana, l’impianto di recupero integrale di San Zeno, ad Arezzo, gestito da AISA Impianti. Un polo tecnologico che recupera compost e biometano dai rifiuti organici, avvia a riciclo le frazioni secche da raccolta differenziata (carta, vetro, plastica e lattine) e recupera energia, seguendo la filosofia Zero Spreco.