Esprime delusione il Comitato dei pendolari del Valdarno per l’audizione dell’Assessore ai trasporti Stefano Baccelli in merito al contratto di servizio di Regione Toscana con Trenitalia, audizione avvenuta ieri in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale. “L’Assessore Baccelli – ha detto il portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re – avrebbe parlato del contratto e trasporto ferroviario regionale, ma non ha aggiunto nulla a quanto già noto da tempo sul rinnovo della flotta dei treni mentre ci si aspettava qualche notizia”.
Tra le domande rimaste senza risposta, continuano i pendolari valdarnesi, ci sono ad esempio la mancanza di “informazioni sul trasporto ferroviario durante la pandemia, oppure sviluppi sugli investimenti per nuovi ulteriori treni regionali in vista del tanto osannato futuro treno metropolitano fiorentino (con i binari liberati dai treni AV) e acquistabili con le risorse del Recovery Fund, o addirittura si sperava in qualche annuncio su nuovi abbonamenti e biglietti flessibili e adeguati allo smart working di molti pendolari, per limitare il loro ritorno all’uso dell’automobile: nessuna ‘notizia’, a quanto si legge dal comunicato ufficiale della Regione, nè dall’assessore e neppure da parte dei consiglieri componenti la Commissione regionale”.
Il portavoce dei pendolari del Valdarno ha aggiunto: “L’Assessore Baccelli sembra che abbia dimenticato quanto ha ereditato dal suo predecessore Ceccarelli e riguardante i pendolari del Valdarno e dell’aretino: dai nuovi treni ‘speciali’ con 200 km/h, adatti a utilizzare la linea Direttissima e previsti entro due anni dal contratto con Trenitalia, ai rapporti con la Regione Umbria per soluzioni della difficile gestione dei treni veloci interregionali Foligno”.
“L’unica novità per i pendolari del Valdarno e dell’aretino viene dalla ripresa degli ‘inchini’, con ritardi e soppressioni, dei treni regionali alle Frecce e Italo – conclude amareggiato il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re – ma sembra che l’assessore Baccelli e i consiglieri regionali della Commissione Ambiente non ne siano a conoscenza e neppure siano interessati”.