05, Novembre, 2024

Asfaltatura strada panoramica Pratomagno: a ottobre partiranno i lavori, ma sono numerose le proteste ambientaliste. Le parole del Sindaco Botti

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Il prossimo ottobre inizierà l’asfaltatura di un tratto di strada Panoramica appannaggio del Comune di Loro Ciuffenna. Un progetto che ormai va avanti dallo scorso maggio, quando la Regione Toscana stanziò quasi due milioni di euro ai tre comuni coinvolti (Loro Ciuffenna, Castel San Niccolò e Montemignaio) per la riqualificazione della strada Panoramica per un totale di 12 km.

Gli interventi, specificò la Giunta Regionale nel 2022, riguarderanno la messa in sicurezza della strada panoramica in due tratti per un investimento di ben 1.800.000 euro in tre anni. Un intervento pensato per agevolare la viabilità fra il Valdarno e il Casentino, per l’esattezza dal “Rifugio Giustini” a Secchieta, che porterebbe anche più turismo nella nostra montagna. Tuttavia, tale progetto ha scatenato immediatamente aspre polemiche.

Dal 30 maggio scorso è stata lanciata una raccolta firme con destinatario Eugenio Giani, attuale Presidente della Regione Toscana, per non far iniziare i lavori: ad ora le firme raccolte sono più di 1.800. Le ragioni che muovono gli ambientalisti, e non solo, sono legate alla salvaguardia della fauna del Pratomagno. Tra le specie animali che sarebbero a rischio: il gatto selvatico, la puzzola, il picchio nero, il biancone e l’aquila reale, ma l’attenzione maggiore è rivolta a una particolare specie di rana endemica del Pratomagno, l'”ululone appenninico”. Quest’ultimo è, infatti, diventato il volto della protesta contro la riqualificazione della strada montana, in quanto le associazioni ambientaliste sostengono che ci sono alte probabilità che la futura asfaltatura porti alla sua estinzione. L'”ululone” è inserito anche nella Lista Rossa della IUCN, quindi si tratta di una specie protetta, che purtroppo da anni sta scomparendo nel nostro territorio.

Moreno Botti, sindaco di Loro Ciuffenna, interpellato da Valdarnopost fa il punto sul progetto. “I lavori nel tratto del nostro comune inizieranno il prossimo ottobre. Gli interventi sono stati rimandati all’anno successivo rispetto al finanziamento a causa della mancanza della valutazione incidenza ambientale (VINCA), ora ottenuta, e poi per i consueti periodi di fermo delle asfaltature”. Il sindaco, contattato telefonicamente, afferma di aver preso in esame le questioni poste dagli ambientalisti: “Li ho anche incontrati personalmente. Ma i lavori che verranno realizzati dal comune di Loro Ciuffenna prevederanno solo un piccolo tratto di strada bianca, compreso fra due tratti già asfaltati. La cifra stanziata dalla Regione toscana nel 2022 al comune valdarnese era di circa 300.000 euro e ad oggi, con i costi attuali, probabilmente non basterà nemmeno a svolgere la totalità dei lavori”. Il sindaco Botti sottolinea che in questa prima fase solo i tratti di strada bianca maggiormente danneggiati verranno asfaltati, lasciando ancora una buona parte di sterrato. 

Le associazioni ambientaliste puntano il dito però su una superficiale analisi sull’impatto ambientale svolta dalla Regione Toscana. Così l’ululone appenninico è diventato il simbolo di questa protesta, una specie già scomparsa nel territorio del Casentino, che invece sopravvive  nella riserva del Pratomagno, una delle ultime fra l’altro. Ma c’è anche chi rileva problemi di matrice ambientale. Un’asfaltatura porterebbe inevitabilmente un afflusso maggiore di macchine, e quindi di presenze umane nella zone montane, che danneggerebbero nel tempo il paesaggio. A questo riguardo il CAI, lo scorso 14 luglio, si è esposto citando la questione del Pratomagno in una relazione rivolta Regione Toscana, dove si legge: “Sullo sfondo un’idea diffusa, del fare a qualsiasi costo, trasformando luoghi fragili in zone simili alle invivibili città: qui il turismo di massa porta solo danni, e va incoraggiato e sviluppato un turismo lento ed educato. Per noi lo sviluppo della montagna deve avvenire nei paesi e nei luoghi dove le persone abbiano la possibilità di rimanere, lavorare e vivere decorosamente. Bisognerebbe orientarsi su altri obiettivi”.

La questione non è di facile risoluzione: da una parte vi è la Regione Toscana che punta a migliorare la viabilità e anche la sicurezza stessa dell’area pensando anche a un maggior afflusso di turismo; dall’altra le associazioni che mirano a proteggere e tutelare la montagna del Pratomagno e le sue specie.

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